8 Agosto 2022
by c3dem_admin
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LA “GUERRA GRANDE”

8 Agosto 2022

La cupa analisi di Lucio Caracciolo: “Siamo in piena Guerra Grande. Sfida a tre per il primato mondiale” (La Stampa). Gianluca Micalessin, “Taiwan, la sfida di Xi Jinping a Usa e storia” (Il Giornale). Guido Santevecchi, “Pechino svela la nuova strategia” (Corriere della sera). L’ambasciatore di Taiwan in Italia, Andrea Sing-Ying Lee: “La Cina ci teme, siamo il suo opposto” (intervista a Repubblica). Adriana Castagnoli, “Perché al di là della retorica alla Cina conviene avere buoni rapporti con gli Usa” (Sole 24 ore). Vittorio E. Parsi, “Il filo sottile che sostiene la pace a Taiwan” (Messaggero). UCRAINA/RUSSIA: Nello Scavo,Volontari cercasi per le truppe russe. Il reclutamento illegale in Transnistria” (Avvenire). Luigi Accattoli,Il papa deciso ad andare a Kiev” (Corriere). Angelo Scelzo, “I margini di speranza con il papa in Ucraina” (Mattino). Giacomo Gambassi, “Basta bombe, è tempo di dialogo. Chi cerca ancora una via per la pace” (Avvenire). INOLTRE: Mario Giro, “Per contrastare Cina e Russia serve un nuovo multilateralismo” e “La guerra torna ad essere un’abitudine contagiosa” (Domani). Riccardo Barlaam, “Africa al centro della nuova guerra fredda” (Sole 24 ore). Stefano Stefanini,Israele/Palestina, il conflitto permanente che ora rischia di esplodere” (La Stampa). Cecilia Sala, “Perché il disastro di Kabul parla all’Italia” (Foglio). Maurizio Stefanini, “In Nicaragua Ortega e la moglie stanno silenziando i cattolici” (Foglio). Paolo Lepri, “Myanmar. Il coraggio e il dolore nelle lotte di Nilar Thein” (Corriere).

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18 Aprile 2022
by Vittorio Sammarco
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UNA PASQUA NELLE TENEBRE

18 Aprile 2022

Mario Draghi, “Il governo ha fatto tanto. Ora avanti senza dividerci” (la sua prima intervista, a tutto campo, ad un quotidiano, il Corriere della sera). Sergio Fabbrini scrive su una scadenza cruciale: “Il voto francese e il destino dell’Europa” (Sole 24 ore). Due articoli, in questa domenica di Pasqua, sembrano tra i più “duri”, “dolorosi”, a leggersi, non di cronaca ma di prospettiva: Maurizio Molinari, “Dove porta la guerra d’attrito” (Repubblica), che prefigura le prossime mosse dell’esercito russo per demolire l’esercito avversario; Olga Stefanishyna (vicepresidente dell’Ucraina), “Siamo pronti ad accordi sul Donbass. Torniamo alla status quo pre-invasione” (intervista a La Stampa), che sostiene che la guerra può solo finire con la vittoria dell’Ucraina. Al futuro guarda, con non poco pessimismo, anche Romano Prodi: “Cosa lascerà questa guerra alle potenze occidentali” (Messaggero), in cui prevede il rischio di una frattura tra Occidente, da una parte, e Paesi poveri che si aggregano a Cina  e Russia, dall’altra. Tema che riprende anche, con qualche superficialità, l’economista americano Jeffrey Sachs: “Un altro miliardo di persone malnutrite. Sono i più deboli a pagare” (intervista a Repubblica). Assai più fosca la previsione dello scrittore Alessandro Perissinotto (secondo il quale è iniziata la terza guerra mondiale): “Perché il conflitto può avere una sola fine” (Mattino). Sui timori di Prodi scrive anche Federico Rampini, “Il mondo diviso di nuovo in due blocchi” (Corriere della sera). Anna Zafesova, su La Stampa, scrive: “Così Mosca ha trasformato l’Ucraina nel Terzo Reich”. Ezio Mauro, su Repubblica, “Dio contro Dio. E’ la guerra delle quattro Chiese”. Mariapia Graravaglia, presidente dei partigiani cristiani: “Quella ucraina è resistenza e va sostenuta con le armi”. Piero Fassino apprezza la scelta di Bergoglio delle due donne, ucraina e russa, insieme alla Via Crucis: “La Pasqua in tempi di guerra” (Nuova Sardegna). Enzo Bianchi: “Una Pasqua nelle tenebre” (La Stampa).

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