22 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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ONIDA E CECCANTI: OPINIONI A CONFRONTO SUL CASO MINZOLINI

22 Marzo 2017

Sul caso Minzolini il Sole 24 ore ospita il parere di Valerio Onida (“Una votazione contra legem”) e quello di Stefano Ceccanti (“Ma le Camere hanno potere di giudizio”). Sullo stesso tema Franco Monaco scrive al Fatto quotidiano: “Dai ‘garantisti’ la gogna contro Sinisi”. Invece Luigi Manconi dice: “Contrario alla decadenza perché valuto il merito” (intervista alla Repubblica). Due interventi in tema di populismo: Moises Naim a colloquio con il Foglio (“Il populismo impotente”) e Angelo Panebianco sul Corriere della Sera (“Chi odia la società aperta”). Sabino Cassese stigmatizza “Il vuoto della politica” (colloquio con il Foglio). Nando Pagnoncelli, intanto, avverte: “I Cinque Stelle staccano il Pd” (Corriere della sera). E Claudio Cerasa invoca: “Fate presto, non fate Grillo” (Il Foglio). E Pippo Civati ci dice “Perché la sinistra punta sul modello Pizzarotti” (al Foglio).

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18 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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LA NECESSITÀ DEL DUBBIO

18 Marzo 2017

Sul voto del Senato sulla decadenza di Minzolini interviene su Il Fatto Barbara Spinelli e dice così: “Di Maio dice bene. Il voto eversivo del Senato chiama violenza”. Non è d’accordo con lei Cesare Mirabelli intervistato dal Messaggero: “La legge sulla decadenza c’è e funziona”. Francesco Damato su Il Dubbio racconta: “La libertà di coscienza da Martinazzoli a Zanda”. Scrive Giorgio Tonini sull’Unità: “La necessità del dubbio”, e in un’intervista a Il Dubbio: “Io servo la Carta non i desideri dei magistrati”. Dario Stefàno in un’intervista a Il Giornale dice: “Ora il Parlamento si muova e cambi la legge Severino”. E Emanuele Macaluso su Il Dubbio scrive: “Il problema forse è la Severino”. A Massimo Giannini che s’era mostrato indignato su Repubblica replica Massimo Adinolfi sul Mattino: “La Repubblica della moralità”.

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17 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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SE LUIGI DI MAIO GRIDA ALL’EVERSIONE

17 Marzo 2017

La scelta del governo di abolire i voucher non convince Romano Prodi, intervistato dal Mattino: “Sbagliato abolire i voucher”. Pietro Ichino sul Foglio si chiede: “Davvero semplificare il lavoro significa togliergli dignità?”. Lina Palmerini sul Sole scrive: “Il dietrofront del Pd sui voucher e la spia rossa che si accende sul governo”; e anche l’Avvenire obietta: Francesco Riccardi, “Lucidità e coraggio che vanno trovati”. Il voto del Senato su Minzolini fa gridare all’eversione, con Di Maio, anche l’avvocato Gianluigi Pellegrino sul Fatto (“Un suicidio eversivo da parte delle istituzioni”), ma Francesco Bei su La Stampa difende i 19 senatori Pd che hanno votato a favore di Minzolini (tra cui Mario Tronti) e stigmatizza le parole del leader 5Stelle: “Strappo che va oltre la politica”. Luigi Zanda a Repubblica: “Scambio con Lotti? Offensivo, basta scimmiottare i populisti”. Giorgio Tonini, intervistato da La Stampa, dice: “Non siamo solo passacarte”; e Rosaria Capacchione, intervistata dall’Unità, dice: “Ho votato sì per coerenza”. Il M5S intanto presenta la sua squadra di governo: Ilario Lombardo, “Il governo dei grillini” (La Stampa). E Alessandro Campi scrive: “Se M5S sogna un governo di minoranza” (Messaggero). Quanto alle primarie Pd, Nicola Piepoli su La Stampa scrive: “Primarie Pd, Renzi al 75%”, Emilia Patta sul Sole analizza la mozione congressuale di Renzi: “Un Pd senza alleati che punta su Europa e fisco”. Maurizio Martina in un’intervista all’Unità: “Con Renzi faremo un Pd popolare contro il populismo”.

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