23 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma

23 Settembre 2016
di Guido Formigoni

 

In occasione del centenario della nascita di Aldo Moro (23 settembre 1916) pubblichiamo le Conclusioni del libro che l’autore ha dedicato al profilo dello statista democristiano (Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, Mulino 2016). Il volume è in libreria da pochi giorni.

 

Aldo Moro crebbe come un giovane intellettuale cattolico meridionale dotato di una fede cristiana convinta e di una cultura giuridica in cui spiccava una inconsueta apertura verso la moderna dimensione statuale. Intendendo lo Stato come strumento di una società articolata, si impegnò nelle organizzazioni intellettuali laicali del mondo cattolico, fino a livelli dirigenziali, che sotto il fascismo erano (anche) l’unico modo per arricchire e articolare quella società. Vi rimase legato poi nella primissima stagione dopo la caduta del regime fascista, mentre sviluppava un’attività giornalistica e in qualche modo di analista della politica, che mostrava vivo interesse e coinvolgimento umano verso la nascente democrazia. Costruiva intanto una professionalità di giurista e insegnante universitario, che non volle abbandonare per tutta la sua vita (coltivando anzi spesso l’idea di tornarvi a tempo pieno).

Entrò direttamente in politica solo attraverso l’elezione alla Costituente, in quota all’associazionismo cattolico e su spinta del suo arcivescovo, dopo un approdo tardivo alla neonata Democrazia cristiana.

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7 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Mino Martinazzoli: una testimonianza esemplare

7 Settembre 2016
di Pierluigi Castagnetti

 

Pubblichiamo il discorso che l’autore ha tenuto il 6 settembre a Brescia, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, per commemorare Mino Martinazzoli, morto cinque anni fa. Il testo del suo discorso, “Il valore e l’attualità dell’impegno nelle istituzioni. Mino Martinazzoli: una testimonianza esemplare” è apparso sul suo blog.

 

Non è la prima volta in questi cinque anni che mi capita di ricordare Mino Martinazzoli qui a Brescia, e sempre l’ho fatto con una certa circospezione, perché qui ci sono i suoi amici più cari che lo conoscevano meglio di me e perché questa città è considerata a ragione la capitale di quel cattolicesimo democratico che ha avuto nei Montini, nei Bazoli, nei Trebeschi, in Teresio Olivelli, nel sindaco Boni, in Franco Salvi e da ultimo Martinazzoli i suoi esponenti di punta.

Ma oggi sono ancora più imbarazzato a parlarne di fronte a Lei, signor Presidente della Repubblica, che di Martinazzoli è stato amico vero e collega, in parlamento e in diversi governi e, dunque, potrebbe darne una testimonianza ben più significativa della mia.

Cercherò di attenermi al titolo che il sindaco Delbono ha voluto dare a questo mio intervento: “Il valore e l’attualità dell’impegno nelle istituzioni. Mino Martinazzoli: una testimonianza esemplare”.

E partirò da un’affermazione proprio di Martinazzoli: “Non ho scelto la politica per vocazione e non considero la politica una professione. Ho vissuto la politica come un servizio – richiesto e insieme dovuto – verso la comunità”. Parole oggi un po’ desuete, che andrebbero esaminate una a una.

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14 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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NOTE SU MORO, L’89, PAOLO PRODI, MONS. GALANTINO

14 Maggio 2016

Domenico Rosati, “Con Aldo Moro politica senza twitter” (La Settimana). Sandro Bondi, “Aldo Moro e la sfida con il Partito Comunista” (Unità). Franco Marini, “Moro e papa Francesco, quante analogie” (Unità). Pierluigi Castagnetti, “Dietro il crollo del Muro la Dc vedeva praterie sconfinate. Sbagliava” (intervista all’Unità). Giuliano Ferrara,La storia è finita nel 1989, l’Occidente ha vinto ma era già in crisi” (Foglio). Maurizio Crippa, “I ricordi di Paolo Prodi per capire perché la Costituzione è ‘quasi’ sacra” (Foglio). Nunzio Galantino (e il suo colloquio con Eugenio Scalfari), “Francesco, la chiesa e l’ascolto del presente” (Sole 24 ore).

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8 Giugno 2014
by c3dem_admin
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Il “DE GASPERI” DI BOLOGNA DISCUTE DI COSTITUZIONE E LAVORO

8 Giugno 2014

Lunedì  9 giugno si tiene il secondo Seminario del ciclo “Costituente, Costituzione, Lavoro” promosso dai tre Circoli del PD bolognese Pratello, Passepartout e Andrea Costa, con la collaborazione dell’Istituto De Gasperi.  (Leggi qui il documento-base dell’iniziativa, cioè la sintesi del pensiero dei Costituenti sul lavoro, e anche il Resoconto della seduta della Prima Sottocommissione del 3 ottobre 1946, che discusse… SEGUE

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3 Giugno 2014
by c3dem_admin
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IL BACKGROUND CATTOLICO DI RENZI. IL RICORDO DI BERLINGUER

3 Giugno 2014

Ernesto Galli della Loggia dedica l’editoriale del Corriere della Sera ad un’analisi della natura del cattolicesimo di Matteo Renzi (“Il cattolicesimo di un boy scout”), che inquadra nel filone Dossetti, La Pira, don Milani, ma in una versione più soft… Federico Geremicca su La Stampa si interroga su “Perché piace il populismo di Renzi” e Nello Ajello descrive il 2 giugno di Renzi (“La lunga marcia pop di Matteo”, Messaggero). Una proposta di Tito Boeri: “Diritto d’asilo e ragionevolezza” (Repubblica). L’Unità dedica uno speciale a Enrico Berlinguer; tra i molti articoli: “Il dialogo con Moro” (intervista a Guido Bodrato), “Quello strappo sulla scala mobile” (intervista a Pierre Carniti), “Un richiamo forte ai cattolici” (Domenico Rosati).

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10 Maggio 2014
by c3dem_admin
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MORO AL TEMPO DI FRANCESCO

10 Maggio 2014

Pierluigi Castagnetti ricorda Aldo Moro nell’anniversario della sua uccisione, e lo fa riflettendo su come Moro avrebbe accolto papa Bergoglio. Moro avrebbe – scrive Castagnetti – apprezzato la novità che la Chiesa di papa Francesco ha introdotto nel rapporto con la politica. E ciò per tante ragioni “ma in particolare per la costrizione che essa impone alla Chiesa e alla politica di cercare dentro di sé il nucleo delle ragioni che le giustificano (nel senso di renderle giuste)” (“Moro al tempo di Francesco”, Europa).

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17 Marzo 2014
by c3dem_admin
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RENZI, “PRESIDENTE PRETERINTENZIONALE”

17 Marzo 2014

Renzi e Berlusconi hanno dato risposte alle medesime domande. Sia l’uno che l’altro vanno letti in riferimento alle “esigenze storiche reali alle quali entrambi hanno cercato o cercano di dare risposte”. Cosi Giovanni Orsina su La Stampa (“La fenomenologia del renzismo”). Per Michele Cilibertosull’Unità, Renzi ha forti differenze rispetto alla tradizione socialista o alle correnti  del cattolicesimo democratico e liberale che hanno convissuto nella Dc; ma recupera “elementi di cattolicesimo sociale e della esperienza di un uomo di governo come La Pira” (“La sinistra post-ideologica di Renzi”). Mauro Calise sul Mattino evidenzia che, a differenza di quella di Berlusconi, la personalizzazione di Renzi “fa leva sul suo ruolo, e sui propri poteri, come premier”, è cioè un “requisito istituzionale” che dà più autorevolezza alla figura del premier (“Il premier  forte secondo Matteo”). Per Ilvo Diamanti, su Repubblica, Renzi “sfrutta a proprio vantaggio il clima antipolitico del tempo. Trasforma la sfiducia politica in fiducia personale”; è una sorta di “presidente preterintenzionale”; ma “fare il Presidente senza disporre di regole e di poteri istituzionali” e con un partito riluttante è rischioso… (“Un presidente senza partito”). Clima pesante nel Pd: Massimo Adinolfi, “Pd prigioniero di cordate e potentati” (Mattino); Fabrizio Ronconi, “La rissa democratica nel Pd” (Corriere della Sera). Caso Moro: “Per la verità su Moro si riparta dalle sue carte” (intervista a Giovanni Pellegrino sull’Unità).

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16 Ottobre 2013
by c3dem_admin
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Cattolici democratici e sinistre. Dal centrismo al centro-sinistra

16 Ottobre 2013
di Giorgio Campanini

 

Pubblichiamo la relazione che l’autore ha tenuto lo scorso 5 ottobre a Milano nel corso del convegno dei Cattolici democratici lombardi dedicato a “Il contributo del cattolicesimo democratico dal dopoguerra a oggi”. Ne ha scritto in questo sito Vincenzo Ortolina. Il testo è un dattiloscritto (con tanto di correzioni a mano!). Ne diamo il link al pdf.

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