MEDIARE A BRUXELLES. GOVERNO E STATALISMO. IL PD E LA LIBIA

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“Il negoziato parte subito male se Roma non comprende che deve rendere conto dei soldi”, così Paolo Pombeni su Il Quotidiano del Sud (“Le condizioni vanno accettate”). E poi bisogna che il piano delle riforme lo si faccia, altrimenti…: Andrea Bonanni su Repubblica: “Sul ring europeo con le mani legate”. Marco Bresolin, su La Stampa, spiega qual è “Lo spazio stretto della mediazione a Bruxelles”. Ne scrive anche Isabella Bufacchi: “Recovery Fund, l’ultimo ostacolo è la governance” (Sole 24 ore). L’attenzione a Bruxelles è puntata sulla Merkel: Vittorio E. Parsi, “Il peso della Merkel per un futuro in Europa” (Messaggero) e Adriana Cerretelli, “La leadership solitaria di Angela in un’Europa condannata al realismo” (Sole 24 ore). AUTOSTRADE: Dario Di Vico, “Se avanza lo Stato padrone” (Corriere della sera). Carlo Cottarelli, “Contro i Benetton un processo di piazza” (intervista a Il Riformista). IL CONFRONTO POLITICO: Andrea Orlando, intervistato da La Stampa: “Aspi non sarà un’altra Alitalia. Riforme o perdiamo i fondi Ue”. Tommaso Nannicini, “Sposare l’ideologia economica del M5S? La fine del Pd” (intervista al Foglio). Più positivo Claudio Cerasa: “Il governo non è più solo un’accozzaglia” (Foglio). Stefano Folli, “Il rapporto Pd-5Stelle alla curva decisiva” (Repubblica). Angelo Panebianco, “Fra ciò che bisognerebbe fare e ciò che si fa e farà c’è un divario preoccupante” (Corriere). LA LIBIA E IL PD: Angelo Picariello, “Missione in Libia, si spacca il Pd” (Avvenire). Roberto Saviano, “Caro Zingaretti, ora deve spiegarci da che parte sta il Pd” (Repubblica). Francesca Paci, “Le giravolte del Pd sulla Libia” (La Stampa).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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