CHE COSA CI SI ASPETTA DALL’ARRIVO DI ENRICO LETTA?

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Paolo Mieli si stupisce dei giudizi di alcuni costituzionalisti di sinistra sulla scarsa democraticità del governo Draghi:  “Guerre culturali a sinistra” (Corriere della sera). Sulla probabile accettazione di Enrico Letta alla proposta fattagli dal Pd scrivono Carlo Bertini, “C’è l’accordo tra Letta e Zingaretti” (La Stampa), Stefano Cappellini, “Letta e il Pd sonnambulo” (Repubblica), Gad Lerner, “Letta, l’usato sicuro” (Il Fatto), Paolo Pombeni, “Il ritorno di Letta, un papa straniero” (Il Quotidiano). Arturo Parisi, “Il Pd ha bisogno di tutto fuorché di una tregua” (intervista all’Huffpost). Mario Ajello, “Pd. Letta verso la leadership. Da rivedere il patto con M5S” (Messaggero). Gianfranco Pasquino, “Il concorso di bellezza che prescinde dai contenuti” (Domani), Claudio Cerasa, “Il Pd non può stare sereno” (Foglio). Sul Pd scrive Enrico Morando su Il Riformista: “Una Costituente riformista per far rinascere il Pd”.  Sul Manifesto Gaetano Lamanna: “Sinistra. Per ritrovare la frontiera abbandonata dal Pd”. AGENDA DI GOVERNO: Barbara Fiammeri, “Draghi: il patto sulla Pubblica Amministrazione solo un primo passo. Ora investimenti e nuovi lavori” (Sole 24 ore). Enzo Marro, “Brunetta: ‘il pubblico non è solo costi’” (Corriere). Marcello Clarich, “Una scelta responsabile. Ora la difficile fase negoziale” (Sole 24 ore). Leonardo Becchetti, “Virus e clima, le luci da accendere” (Avvenire). Chiara Saraceno, “Se il benessere non è distribuito” (La Stampa).

 

 

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  1. Pur con tutta l’amicizia per Enrico e il pieno sostegno per l’incarico che gli viene affidato e che svolgerà con la determinazione che ha dimostrato di possedere, mantengo non molte ma almeno una riserva circa la riuscita della sua missione, riserva motivata dal ricordo di quanto accaduto nel febbraio 2014 quando la Direzione del PD con 136 voti contro 16 votò le dimissioni di Enrico Letta che, per questo, lasciò la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Matteo Renzi.
    Orbene, visto che moltissimi di quei 136 sono ancora nel PD, mi domando se basta Enrico Letta a cambiare il PD oppure se per cambiare il PD non sia necessario mandare a casa ciò che rimane dei 136!
    Augurissimi Enrico e buona fortuna per te, per il Paese e per il PD.

    • Innanzi tutto ringrazio C3dem per la sua accurata rassegna. Certamente Enrico Letta
      si troverà ad affrontare un difficile compito. Da insegnate quale sono stata per 40 anni,
      i 136 avranno forse capito che il modo con il quale Renzi ha liquidato Letta è stato molto diseducativo per i giovani. i miei ex alunni lo hanno detto e scritto. Non si fa politica pestando i piedi agli altri, nè montando sulle spalle degli altri. Nè basta avere una buona parlantina. Anch’io auguro al segretario Letta buon lavoro con tanta stima per il suo impegno.

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