20 Dicembre 2020
by Giampiero Forcesi
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PER UN CRISTIANESIMO EVANGELICO

20 Dicembre 2020

Marco Ivaldo,Riflessioni per un cristianesimo evangelico” (Appunti di cultura e politica n. 5). Francesco Cosentino, “Nella notte Dio viene” (Settimana news). Stella Morra, “Un Natale largo” (Vita e pensiero).  Juan Carròn, “Io, don Giussani e la continuità tra Francesco e Benedetto XVI” (intervista al Sole 24 ore). Francesco D’Agostino, “Saper amare lo sconosciuto. Paternità biologica e paternità sociale” (Avvenire). Luca Mazzinghi, “La nuova edizione del messale romano. Alcune riflessioni” (I viandanti). Massimo Franco, “L’enigma di Ratzinger” (Corriere della sera). Francesco,Chi non ama il fratello non prega seriamente” (catechesi del 16 dicembre). Alex Zanotelli, “La gente muore e noi pensiamo solo ai consumi. Cosa siamo diventati?” (Domani). Maria Romana De Gasperi, “Ora tutti nel dramma e nella forza di rinascere” (Avvenire). Lorenzo Prezzi, “La Comunità delle beatitudini: la ripartenza” (Settimana news). Enrico Peyretti, “Morte di un amico” (Rocca). Un esempio “robusto” delle critiche che si rivolgono nella chiesa a papa Francesco: Pietro De Marco, “L’ultimo dittatore è biancovestito” (blog di Sandro Magister).

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10 Febbraio 2020
by Giampiero Forcesi
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Andare all’essenziale. L’eredità di Vittorio Bachelet

10 Febbraio 2020
di Giampiero Forcesi

 

Il 7 e l’8 febbraio scorsi, a Roma, si è tenuto il XL Convegno Bachelet. Un convegno che ha ricostruito soprattutto un aspetto della sua persona e della sua attività, un aspetto centrale, identificativo: l’essere un uomo della riconciliazione. Lo è stato perché ispirato da una fiducia estrema nella possibilità di intendersi, sempre, anche nei momenti più difficili, nei tempi in cui sembra prevalere l’incomunicabilità. Perché guardava sempre avanti, e sempre a ciò che è essenziale.  

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27 Febbraio 2014
by c3dem_admin
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RATZINGER, DON VENTURINO, MAGISTER, FAGGIOLI, MAGATTI, FORTE, IVALDO, SCALFARI, DIANICH

27 Febbraio 2014

Una lettera di Joseph Ratzinger a Andrea Tornielli de La Stampa: “Vi spiego perché non sono più il Papa”. Maurizio Crippa su Il Foglio racconta un lungo incontro con don Francesco Venturino, anziano cappellano nelle carceri di Catania: “Il prete di Cl che ama Francesco e tenta di spiegarcelo”. Lo strale di Sandro Magister, qualche giorno fa, nei confronti di papa Francesco: “Il doppio gioco del diavolo, pro e contro papa Francesco”. Una riflessione di Massimo Faggioli sul paradosso del papato, simbolo della continuità con la tradizione,  e oggi il principale agente del cambiamento nella Chiesa (“I cardinali e il ‘Libellum ad Franciscum”). Una riflessione di Mauro Magatti: “Uscire dalla crisi imparando da Francesco” (Corriere della Sera). Un articolo di Bruno Forte   dedicato al 99enne arcivescovo Loris Capovilla (“Guardare in faccia la storia”, Sole 24Ore). La relazione di Marco Ivaldo a un recente convegno dell’Azione cattolica, “L’Azione cattolica italiana nella Chiesa del Concilio”. La lunga (e un po’ stravagante)nota di Eugenio Scalfari, lo scorso 19 febbraio, su Repubblica: “La rivoluzione di Francesco contro i mandarini del vaticano”. Severino Dianich intervistato da Misione Oggi: “La Chiesa della soglia”. Il bilancio del primo anno di pontificato di papa Bergoglio tracciato da Bruno Forte per zenit.org (“Con papa Francesco la Chiesa vive una nuova primavera”).

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2 Giugno 2013
by c3dem_admin
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La “semplicità” di papa Francesco

2 Giugno 2013
di Marco Ivaldo

 

L’autore è professore ordinario di Filosofia morale e di Etica e religione presso l’Università degli studi “Federico II” di Napoli

 

Il papa Francesco sorprende, attira la simpatia delle persone assai al di là della cerchia dei cattolici, e dei cattolici praticanti in particolare, per la genuinità del suo tratto, la semplicità dell’atteggiamento, il modo diretto e aperto di rapportarsi agli altri, la spontanea condivisione che egli manifesta dei confronti dei malati e dei sofferenti, insomma: per il suo simpatetico andare incontro alla vita. Ci si potrebbe domandare: si tratta di una situazione favorevole provvisoria, sostenuta o alimentata soprattutto da fattori emotivi, dalla novità rappresentata da un vescovo di Roma venuto dalla “fine del mondo”, ma destinata a sfiorire con il trascorrere del tempo ed eventuali prese di posizione ‘impopolari’?

Penso che quando si sottolinea la semplicità di papa Bergoglio bisogna coglierne decisamente il significato spirituale. Semplicità non significa

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