10 Luglio 2022
by c3dem_admin
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CERCARE LA PACE, PENSARE LA GUERRA

10 Luglio 2022

Romano Prodi,Quale futuro per l’Europa se abbandona i paesi africani” (Messaggero). Leonardo Becchetti,Nella giusta direzione. Clima. Non cedere alla rassegnazione” (Avvenire). UCRAINA/RUSSIA: Lucio Caracciolo,Ci tocca ragionare sulla guerra” (La Stampa). Gianni Riotta, inviato a Kiev, “Irina la vicepremier e Robert l’americano: ‘Ora la controffensiva’” (Repubblica). Francesca Mannocchi,Inferno Donbass” (La Stampa). Michael Walzer,Sinistra difendi l’Ucraina” (intervista all’Espresso). Sergio Fabbrini,La scelta di Putin e le sue conseguenze” (Sole 24 ore).  EUROPA E CASO GERMANIA: Massimo Giannini, “Europa in fiamme tra inflazione, disagio sociale e nuovi populismi” (La Stampa). Federico Fubini, “La Germania blocca gli aiuti dell’Unione europea a Kiev” (Corriere della sera). Isabella Bufacchi,Berlino attende lo stop del gas. Recessione sempre più vicina” (Sole 24 ore). IN CERCA DI PACE: Daniela Fassini, “Una rete europea di associazioni per far tacere le armi” (Avvenire). Michele Raviart,Kiev: in 150 in marcia dall’Italia per la pace e per costruire il futuro” (Vatican news). Angelo Moretti, “Saper ascoltare gli ucraini, primo passo per fare pace” (Avvenire). Vittorio Possenti,Le guerre mentono e distruggono, quelle preventive persino di più” (Avvenire). Gustavo Zagreblesky, intervistato da Silvia Truzzi per il Fatto, 2° puntata: “La guerra va ripudiata anche quando è indiretta”. Eugenio Mazzarella, “Non con le armi l’Occidente aiuterà a riorientare la storia” (polemica con F. Fukuyama – Manifesto). LUTTO IN GIAPPONE: Paolo Balduzzi, “Debito e pensioni secondo Shinzo” (Messaggero).

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6 Agosto 2021
by c3dem_admin
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The Little boy and the Fat man nell’agosto del 1945 

6 Agosto 2021
di Carmelina C. Canta

 

Il genocidio degli ebrei e la distruzione delle due città giapponesi provocata dalle bombe atomiche Little boy e Fat man costituiscono due eventi terribili del XX secolo. Negli anni successivi l’attenzione non si è soffermata in maniera adeguata sulla tragedia giapponese, al contrario di quanto è accaduto per la shoah. Si ritiene che lo stesso Giappone abbia rimosso questa tragedia, abbia voluto quasi dimenticare; persino comprenderne le “ragioni”. Se in qualche misura è vero, e se non è stato coltivato il rancore, questo è stato in nome di una scelta radicale per la pace 

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