I PROFUGHI E IL FILO SPINATO: LO SCONCERTO DI MATTARELLA (E NOSTRO)

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“Sconcertante è quanto avviene in più luoghi ai confini dell’Unione. È sorprendente il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell’Unione”, così Sergio Mattarella nel discorso all’Università di Siena. Ugo Magri, “Mattarella e i valori della Ue: ‘Sconcerto per i migranti alla fame e al freddo” (La  Stampa).  Luigi Manconi, “Se Mattarella richiama la Ue ai suoi valori” (Repubblica). Adriana Cerretelli, “L’Europa non può più restare solo un’unione economica” (Sole 24 ore). Sull’Avvenire il durissimo commento di Marco Tarquinio, “Una corona di filo spinato. I confini e i tradimenti dell’Unione europea”, gli articoli di Nello Scavo, “Una cortina di ferro per i migranti” e “Aerei, droni e fondi miliardari ai regimi. Non per salvare i naufraghi ma per frenare i flussi”, e le analisi di Maurizio Ambrosini, “I rifugiati? Nella Ue sono una minoranza”, e Paolo Lambruschi, “Regole, limiti e violenza. Così la richiesta di asilo è una corsa a ostacoli”. Dice Gianfranco Schiavone sul Manifesto: “Salvate quelle vite al confine e salverete anche l’Europa”; e Giorgia Serughetti su Domani: “Nell’Europa del filo spinato i sovranisti hanno già vinto”. Sullo scontro tra la Ue e Lukashenko, che strumentalizza i profughi, scrive Marco Bresolin su La Stampa: “Come fermare la Bielorussia”. SULL’ESITO DI GLASGOW: Commentando i risultati del summit di Glasgow sul clima Ezio Mauro parla di rottura tra le generazioni: “La secessione del futuro” (Repubblica). Ferdinando Cotugno fa il punto, più prosaicamente: “Cop26. Cosa resta delle promesse di svolta radicale” (Domani). Monica Perosino scrive: “Clima, un mondo di scontenti” (La Stampa). Lucia Capuzzi si mette dalla parte dei piccoli: “La Cop26 e la vita dei piccoli Stati: una tenace mano tesa” (Avvenire).

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