UN NUOVO ULIVO? PRIME NOTE SULL’AGENDA LETTA

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Emilia Patta, “Da Calenda a IV, Letta tesse al centro” (Sole 24 ore). Salvatore Vassallo, “Come sarà il nuovo Ulivo immaginato da Letta (e con Conte)” (Domani). Michele Prospero, “Letta, liberati del populismo gentile di Conte per ridare un’anima al Pd” (Il Riformista). Roberta De Monticelli, “Letta, cercare la verità senza perdere il consenso” (Domani). Fabrizio Cicchitto, “Il cambio di passo di Letta e la sfida di una forza riformista” (Il Riformista). Federico Fornaro, “Con un nuovo Pd noi di Articolo Uno potremmo tornare” (intervista a Il Fatto). Norma Rangeri, “Un nuovo fronte? Sì, di sinistra” (Manifesto). Alberto Leiss (più cauto della Rangeri), “Le contraddizioni tra il compagno Letta e noi….” (Manifesto). LETTA E IL CASO ROMA: Stefano Folli, “Roma, laboratorio del nuovo Pd” (Repubblica). Paolo Pombeni, “Battaglia per Roma già avvelenata” (Il Quotidiano). SULL’AGENDA LETTA: Gianni Cuperlo, “Ecco perché lo ius soli serve adesso” (Domani). Dario Di Vico, “La sortita di Letta sulla partecipazione. Non sarà ‘antica’ se aprirà al 4.0 e al capitalismo Esg” (Corriere della sera). Nando Santonastaso, “Se anche il Pd di Letta nasconde la visione Sud” (Mattino). Alessandro Rosina, “Cinque buoni motivi per il voto ai sedicenni” (Sole 24 ore). Cesare Mirabelli, “Per dare il voto ai sedicenni bisogna renderli maggiorenni” (intervista all’Huffpost). Francesco Clementi, “Il voto ai sedicenni farebbe bene al paese” (intervista a Formiche.net)

 

 

 

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  1. Il. Fatto di oggi è ricco di articoli critici e dettagliati su Letta. In questa rassegna stampa non ce n’è uno. Vi piace vincere facile. Ma fate la figura dei buffoni.

    • Il Fatto quotidiano del 17 marzo non è affatto “ricco di articoli critici e dettagliati su Letta”. C’è forse solo quello di Silvia Truzzi, che in verità è moderatamente critico, anzi, qua e là, è positivo nei suoi riguardi. Noi abbiamo pubblicato, ieri, tra gli altri, due articoli del Manifesto, un’intervista, del Fatto quotidiano, a Federico Fornaro di Leu, e un intervento di Michele Prospero (sul Riformista), che è un intellettuale di sinistra, ospite per lo più del Manifesto. Dire che ci piace vincere facile è una sonora sciocchezza. Direi una buffonata.

    • “Buffoni” mi pare un termine improprio e ingiustamente offensivo, ma diciamo che anche a me risulta chiarissima la posizione – tutt’altro che equidistante tra Conte e Draghi – di questa rassegna stampa di cui rimango comunque assiduo lettore (ringraziando).

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