11 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA FRANCIA SALE, L’ITALIA SCENDE

11 Maggio 2017

Alain Touraine parla bene di Macron: “Emmanuel ha coraggio e cultura, e i poteri forti non c’entrano” (intervista al Quotidiano nazionale). L’economista candidato al Nobel, e consigliere di Macron, Philippe Aghion dice del neopresidente: “Dovrà fare molte alleanze. Il suo banco di prova sarà la legge sul lavoro” (intervista al Corriere della sera). L’ottimismo di Wolfgang Schauble nell’intervista a Repubblica: “Francia e Germania cambieranno la Ue”. Ma Federico Fubini polemizza con la Germania: “Dove sono le riforme tedesche?” (Corriere). Leonardo Becchetti, su Avvenire, stila un “Pro-memoria realista per veri europeisti. Che fare dopo Macron”. Piero Ignazi si mostra pessimista sul futuro a breve in Italia: “L’esempio francese non aiuterà Renzi” (Repubblica). Lucio Caracciolo parla dei limiti culturali, prima che politici, dell’Italia: “Cara Italia, non sentirti il Peter Pan d’Europa” e Stefano Folli scrive “Grillo, l’anomalia italiana” (Repubblica). Carlo Cottarelli spiega la buona politica del “Modello Portogallo” (Il Foglio).

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5 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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DIRITTI INDIVIDUALI E MERCATO NON BASTANO

5 Luglio 2016

Diritti individuali e mercato sono indispensabili a una democrazia, ma non bastano; servono valori condivisi, senso civico, memorie, e corpi intermedi, cioè la politica e delle elite legittimate: così Giovanni Orsina su La Stampa(“Il girotondo delle democrazie”). Ancora una riflessione su come intendere la democrazia in casi come il referendum sulla Brexit: Antonio Polito, “La roulette russa nelle democrazie” (Corriere della Sera). Piero Ignazi, in un’intervista all’Unità, dice: “Il nodo è ancora la distanza tra i cittadini e il potere”. Sempre sull’Unità Pietro Reichlin discute e critica alcune tesi di T. Piketty: “Piketty, la sinistra, l’uguaglianza”. Ora anche l’Economist riconosce che le grandi infrastrutture della vita collettiva devono essere sottratte al mercato: lo scrive Giuseppe Berta in “Brexit e i limiti della globalizzazione” (Mattino). Natalino Irti riflette sull’antipolitica (che è sempre, in realtà, una politica) e scrive sul Corriere un articolo intitolato “L’antipolitica come visione alternativa della società”. Stefano Fassina sul Manifesto riflette sulla costruzione di un polo di sinistra e spiega perché “Per tornare in campo rottamare Renzi non basta”. Alle idee del ministro tedesco Wolfgang Schauble espresse due giorni fa (“Che cosa fare ora”, intervista al Corriere) e la replica del governo italiano scrive Marco Valerio Lo Prete: “L’Europa secondo Palazzo Chigi e secondo Schauble” (Foglio).

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