9 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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VOTARE SUBITO? VOTARE CON QUALE LEGGE?

9 Dicembre 2016

La e-news di Matteo Renzi del 7 dicembre. Marzio Breda sul Corriere fa il punto sulla crisi di governo: “Mattarella, tre ipotesi per la crisi”. Intervista sul Corriere a Luigi Zanda, capogruppo Pd che, tra le ipotesi, dice: “Matteo-bis fino al 2018”. Ancora sul Corriere la nota di Aldo Cazzullo (“La solitudine del segretario”) e un severo giudizio di Massimo Franco (“Le dimissioni e gli strappi da evitare”). L’analisi pro voto subito di Claudio Cerasa: “Il partito del voto e il patito della graticola” (Foglio). L’intervista di Repubblica a Gianni Cuperlo: “Giusto ricostruire tutto, a cominciare dal Pd”. Mauro Calise, “Renzi e il tesoretto da non disperdere” (Mattino). Sulla legge elettorale si soffermano: Roberto D’Alimonte (“Ballottaggio e soglie, gli interventi che rendono compatibili i due sistemi”, Sole 24 ore); Stefano Ceccanti, (“Meglio anticipare la sentenza, sarà auto applicativa”, intervista all’Avvenire); Danilo Toninelli, (“Ecco la nostra legge, e prima o poi arriveremo al 51%”, intervista a La Stampa); Cesare Mirabelli (“Non si vota prima di giugno, serve una legge omogenea”, intervista al Messaggero); Gianfranco Pasquino (“Una buona legge per votare senza più dejà vu”, Il Fatto); Michele Nicoletti (“Una proposta di legge per reintrodurre il Mattarellum”).

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8 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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DAL DISAGIO SOCIALE AL VOTO REFERENDARIO

8 Dicembre 2016

Interessante la lettura del voto da parte di Mauro Magatti su Avvenire del 7 dicembre: “il voto popolare va ascoltato con attenzione e umiltà – scrive -, non perché la maggioranza abbia sempre ragione, ma perché le urne di domenica rivelano le domande a cui la politica deve cercare di dare risposta”; e il referendum italiano “dice che l’immaginario liberista della crescita ottenuta via efficientamento e liberalizzazione non convince più” (“La scossa da intendere”). Sull’Avvenire Leonardo Becchetti fa un’analisi non dissimile: “Quel che serve davvero è il consenso sul ben-vivere“. Interessante anche l’articolo del fisico Stephen Hawking, su Repubblica: “Le elite imparino l’umiltà o trionferà il populismo”. Sul Rapporto dell’Istat sul Reddito e l’esclusione sociale in Italia nel 2015, e il nesso tra aree di povertà e voto referendario, i commenti di: Antonio Golini, “Il 28% degli italiani resta ancora a rischio povertà” (Gazzettino); Linda Laura Sabbadini, “Gli italiani esclusi dal benessere” (La Stampa); Chiara Saraceno, “L’assenza della politica” (Repubblica). Un abbozzo di proposte in Franco Bruni, “Ridurre disuguaglianze, non resistere al cambiamento” (La Stampa).

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