30 Gennaio 2014
by c3dem_admin
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DALL’ITALICUM AL CARD. SCOLA A M. NOVAK

30 Gennaio 2014

 “Italicum, un accordo migliorativo, ancora migliorabile, ma comunque rispettoso della sentenza della Corte”, di Stefano Ceccanti sull’Huffington Post (e poi su Europa: “Garantita la governabilità, anche quella presente“). Su la nuova legge elettorale e il destino della Repubblica scrive Raniero La Valle: “Rottamazioni in corso” (Rocca, 4/2014). Altri commenti: S. Passigli, “Non si può rinunciare alle preferenze” (La Stampa); R. D’Alimonte, “Preferenze e demagogia” (Sole 24Ore); M. Ainis, “Il testo è commestibile, le pluricandidature no” (Corsera); M. Calise, “Patto sul voto, due leadership alla prova” (Mattino); M. Villone, “Una scommessa pericolosa” (Manifesto). Giorni fa un editoriale interessante di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere: “Qual è il vero potere forte”. Una breve ma utile nota di Maurilio Guasco su “Appunti Alessandrini”: “Dalla fine della DC alla irrilevanza politica dei cattolici”, . Vittorio Bellavite, coordinatore di Noi Siamo Chiesa, si allarma: “Gianni Letta nuovo membro dell’Istituto Toniolo, il colpo di mano del Card. Scola”. Ne scrive anche Marco  Damilano sull’Espresso: “Vaticano alla milanese”. Lo stesso card. Scola sabato scorso ha iniziato una collaborazione con il Sole 24 Ore: “Caterina e l’amicizia civica”. Il Corriere della Sera ha pubblicato l’estratto di una (controversa) lezione americana di Michael Novak: “Fare impresa è una vocazione. Salverà il mondo dalla povertà”.

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