SE IL VOTO CATTOLICO “SI SMARCA” DALLA CHIESA

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Il Messaggero di domenica ha pubblicato un’intervista di Franca Giansoldati al cardinale Giovanni Maria Becciu, prefetto della Congregazione dei santi, in occasione della canonizzazione di papa Montini. Sull’impegno politico dei laici cattolici Becciu dice che “forse dovrebbero avere più coraggio e non aspettare sempre il vescovo di turno” (“I cattolici tornino all’impegno politico”). Nulla di nuovo; ma interessante (e discutibile) è il commento che due giorni dopo ne fa, sempre sul Messaggero, il politologo Alessandro Campi, che avanza una sua spiegazione delle difficoltà attuali del cattolicesimo ad avere incidenza nella scena politica; Campi formula una netta critica a papa Bergoglio, e sottolinea la distanza della base cattolica del Paese non solo dall’attuale papato ma anche dalle sfere più istituzionali della chiesa in Italia (“Il voto cattolico che si smarca dalla Chiesa”). PAPA FRANCESCO E PAOLO VI: La Repubblica dà voce a Adolfo Perez Esquivel: “I veri nemici di Francesco, papa umanista”. Franco Garelli intervistato dal Messaggero, rievoca Paolo VI: “Il mondo cattolico rischiava di spaccarsi. Montini l’ha salvato”. L’omelia di papa Francesco alla messa di canonizzazione”. Un editoriale di Marco Tarquinio su Avvenire dedicato a Paolo VI: “Come pura libertà”. Alcuni rilievi critici di mons. Luigi Bettazzi a papa Montini in un’intervista a La Stampa: “Al Concilio mise troppi freni su lotta alla povertà e guerra”. Un intervento di Teresa Bartolomei, “Paolo VI, santità storica e libertà di coscienza” (liberta eguale.it). I consueti strali a papa Francesco di Sandro Magister sull’Espresso: “Chi ha deluso papa Francesco”. Un commento di Furio Colombo all’intervento di Francesco sull’aborto: “Francesco e l’aborto. Una sorpresa molto amara”.

 

 

 

 

 

 

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