IL PERICOLOSO SEMPLICISMO DELLA POLITICA RENZIANA

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Luca Ricolfi, in un articolo su La Stampa in cui evidenzia il nuovo primato della politica sulla scena italiana, rivolge una lucida e dura critica a Renzi: il suo semplicismo e il disinteresse ad approfondire i problemi è la manifestazione del suo populismo (“Chi ci rimette con il primato della politica”). La Repubblica, con l’editoriale di Scalfari (“Il concetto vi dissi …”), assesta ancor più duri colpi al governo Renzi, sulla politica e sull’economia (“meglio, dice, affidarsi alla troika), e con quello di Ilvo Diamanti (“La democrazia per caso”) assolve Renzi dall’accusa di aver svuotato la democrazia (era già così, osserva) ma non gli attribuisce alcuna volontà di ridare contenuto alla politica democratica. Romano Prodi si dedica a un commento sull’azione di politica economica del governo (“Misure anti-crisi, Renzi passi dalle parole ai fatti”), come pure Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24Ore (“Le tre aperture di credito da non sprecare”). Il Corriere della Sera ha un editoriale di Galli Della Loggia su come l’Italia ricorda la guerra del 15-18 (“La memoria cancellata”) e un editoriale di Angelo Panebianco sulle malefatte delle preferenze (“La farina del diavolo”).

 

 

 

 

 

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