29 Maggio 2020
by Giampiero Forcesi
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LA COMUNITÀ DI BOSE ALLA PROVA

29 Maggio 2020

Che cosa sia accaduto a Bose, e in Vaticano, non è facile da comprendere. Di certo c’è il comunicato della Comunità (“Visita apostolica e allontanamenti”). Un articolo di Paolo Griseri, su Repubblica di giovedì, riferisce pareri interni ed esterni: “La tempesta di Bose. Nella Comunità dove la pace è finita”. Sul Corriere della sera, sempre giovedì, Gian Guido Vecchi riporta quasi per esteso una nota di Enzo Bianchi che spiega la sua posizione e chiede un ripensamento: “Bianchi: Non ho mai contestato il priore di Bose”. Nello stesso giorno, su Repubblica, un duro commento di Alberto Melloni, che sembra dire che si tratti di una macchinazione della parte più conservatrice del Vaticano che ha colpito Bose, in qualche nodo aggirando papa Francesco: “Dietro il ‘mistero’ di Bose”. Ancora più duro, nel suo stile, il commento di don Paolo Farinella sul sito de Il Fatto: “Comunità di Bose: era già tutto scritto”. L’Avvenire sembra dare una interpretazione più piana, che individua nella volontà del nuovo priore e della Comunità l’origine della decisione vaticana, con due articoli di Luciano Moia: mercoledi, sul sito: “L’allontanamento di Enzo Bianchi: si tenta ancora il dialogo”, e venerdì: “Caso Bose, padre Sorge a Enzo Bianchi: «Accetta questa croce»”. Sul sito de Il Fatto c’è un’intervista a mons. Luigi Bettazzi: “Enzo Bianchi fa bene a chiedere al Vaticano le prove, deve potersi difendere”. Lorenzo Prezzi, direttore di Settimana News, scrive: “La coerenza fra magistero papale di Francesco e testimonianza monastica di Bose sconsiglia una lettura di contrapposizione istituzionale e orienta verso una tensione prevalentemente interna” (“Bose alla prova”). Problematico e ricco di riflessioni è l’ampio commento di padre Alberto Simoni op, di Koinonia, che formula varie ipotesi e conclude che sarebbe bene che il papa rendesse nota la Relazione conclusiva della visita apostolica e spiegasse il suo pensiero: “Interrogarsi, guardando Bose dal di fuori: ‘Normalizzazione’ di papa Francesco?”. Altri articoli si trovano in Il Riformista (Fabrizio Mastrofini, “Il retroscena della cacciata di Enzo Bianchi”) e sul portale di Aleteia (Giovanni Marcotullio, “Che cosa ci insegna il caso Enzo Bianchi”).

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18 Giugno 2013
by c3dem_admin
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UNA LINGUA NUOVA CHE SPIAZZA… (e don Farinella ricorda don Andrea Gallo)

18 Giugno 2013

Il Foglio di martedì 18 dedica due articoli all’omelia pronunciata da papa Francesco sul tema dell’Evangelium vitae: un articolo non firmato (autore probabile Giuliano Ferrara), “L’eloquenza del papa gesuita”, e un ampio articolo a firma di Matteo Matzuzzi, “Il vangelo della vita di Bergoglio è una nuova lingua che spiazza un po’”. A rimanere spiazzati, oltre i giornalisti del Foglio, anche gli intervistati Paola Ricci Sindoni e Carlo Casini. Lunedì 17, poi, il papa ha incontrato i fedeli della diocesi di Roma e ha rivolto loro un discorso di cui riportiamo il testo scritto: “Io non mi vergogno del Vangelo” (ma si tenga conto che il papa si è spesso interrotto parlando a braccio); ne parla Franca Giansoldati sul Messaggero: “Il Papa: i cristiani tornino rivoluzionari”. Sul blog di don Paolo Farinella il suo ricordo di don Andrea Gallo a venti giorni dalla morte: «Don Andrea è morto. In marcia col gallo che canta con noi».

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