21 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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BALLOTTAGGI SÌ O NO? POI GIANNI CUPERLO, URBANO CAIRO, IL REDDITO DI CITTADINANZA

21 Luglio 2016

Il colloquio di Giorgio Napolitano con Il Foglio (inserito in Rassegna ieri su questo sito per la parte internazionale) fa discutere per la sua parte dedicata all’Italia: “Così si può costruire un nuovo patto per l’Italia”. Per Luciano Violante: “Giusto l’appello di Napolitano, con il tripolarismo è cambiato tutto. Il ballottaggio produce danni” (intervista al Corriere della Sera). Fuoco concentrico invece su Il Fatto: Marco Travaglio, “Napolithum”; Wanda Marra, “Napolitano rottama l’Italicum per fermare i 5 Stelle”; Virginia Della Sala, “E’ tornato l’inciucione”. Ieri avevano scritto sulla legge elettorale: Roberto D’Alimonte, “Cosa insegna l’esperienza dei collegi uninominali” (Sole 24 Ore), e Stefano Ceccanti, “Quale legge elettorale?” (Unità). Ampio e interessante intervento, ieri sull’Unità, di Gianni Cuperlo: “Perché tra noi questo è il tempo dei ponti, non dei muri”. Dopo l’affermazione per Rcs, Urbano Cairo discute a ruota libera con Claudio Cerasa sul Foglio: “Borghesia, Renzi, Grillo, Berlusconi …”. Mentre Fausto Bertinotti torna a dire la sua: “Tifo instabilità. Bene i 5 Stelle” (intervista al Manifesto). E infine: Laura Castelli (M5S), “Sul reddito di cittadinanza nuova lotta di classe” (intervista a La Stampa); Valeria Fedeli (Pd), “Reddito garantito, ma di inserimento” (Unità).

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17 Febbraio 2015
by c3dem_admin
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La nuova legge elettorale. Che dirà il presidente Mattarella?

17 Febbraio 2015
di Luigi Bottazzi

 

L’articolo è uscito sul settimanale diocesano di Reggio Emilia, “La libertà”, con il titoloI limiti di dubbia costituzionalità della nuova legge elettorale. Il rigore del presidente Mattarella si vedrà?”. L’autore è presidente del Circolo G. Toniolo di Reggio Emilia ed è stato consigliere regionale per il Partito popolare

 

Come è noto, prima della elezione del nuovo Capo dello Stato, nella splendida e rassicurante persona di Sergio Matterella, il presidente del Consiglio Renzi ha voluto far approvare a tutti i costi dal Senato, tra forti contrasti non solo politici ma anche di legittimità costituzionale, la nuova legge elettorale. Alcuni studiosi della materia hanno focalizzato, in prospettiva di possibili future correzioni migliorative, l’attenzione su tre modifiche all’impianto dell’Italicum 2 che, senza alterarne le fondamenta,  contribuirebbero a renderlo maggiormente in linea con lo spirito della sentenza della Consulta (13/01/2014, n. 1),  che aveva emendato in molti punti “strategici” il vigente “porcellum “ e che lo stesso Mattarella, come giudice della Corte, aveva concorso a demolire. Esse sono l’abolizione dei capolista bloccati, le necessità di una salvaguardia democratica e un controllo preventivo della Corte sulle leggi elettorali.

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