NATALE 2019. LA FRATERNITÀ PRESA SUL SERIO

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Il Natale dentro la cronaca: Antonio Maria Mira e Nello Scavo, “Un figlio ci è dato” (Avvenire). Un regalo amaro per il 2020: Luigi Manconi, “Quei rifugiati cacciati senza colpa” (Repubblica). Il ‘Buon Natale’ pensoso del cardinale Gualtiero Bassetti: “Il vero volto dell’umano”  (Avvenire). Enzo Bianchi: “La fraternità, solo modo di fare festa insieme” (La Stampa). Luigi Ciotti, “Ora è necessario arrestare un’emorragia di umanità” (Manifesto). Andrea Riccardi riflette sul passaggio che la chiesa sta vivendo con papa Francesco: “Il messaggio cattolico tra passato e cambiamento” (Corriere della sera). Raniero La Valle, sul blog della chiesa di tutti chiesa dei poveri, commenta il discorso di papa Bergoglio alla Curia: “La cifra della riforma”. Il Foglio (sempre più vicino a Ratzinger che a Bergoglio) pubblica un articolo comunque interessante: “Spunti ratzingeriani sul Natale e il futuro della chiesa”. Sul Corriere Claudio Magris scrive su “Papa Francesco e le radici argentine”. Gianni Cardinale riferisce  che “Papa Francesco ricorda il suo maestro” (Avvenire). Guido Santevecchi, sempre sul Corriere, ci porta lontano: “Il Vangelo secondo Xi Jinping”. Infine un sorriso di speranza con Filippo Ceccarelli: “Quell’allegria che salva il mondo. La vita di Zuppi, vescovo di strada” (Repubblica).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

One Comment

  1. Mi sto rendendo conto che più passano gli anni più aumenta il bisogno di essenzialità. E l’essenzialità del Natale è, per me, fare memoria degli straordinari avvenimenti narrati nei Vangeli e avvenuti, secondo il computo ebraico, 2024 anni fa: la nascita, da una vergine di nome Maria, di un bambino che viene chiamato “Figlio dell’Altissimo” e ha lasciato detto “Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando”. “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”. “Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete “figli dell’Altissimo”.
    Questa è l’essenzialità del Natale ma anche della vita, tutto il resto del Natale che viviamo in questi giorni non lo è, e dunque non è importante.
    Buon Natale (nascita di Gesù) e Buon Anno (1 gennaio: circoncisione di Gesù)

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