Si è riacceso il conflitto sulla Costituzione (e su molto altro)

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Con un titolo non del tutto spiegato dal testo e forse sopra le righe (“Assalto alla Costituzione”) la Repubblica mette in prima pagina un intervento di Stefano Rodotà, fortemente critico del neonato Governo Letta e del suo programma (leggi qui la lista dei sottosegretari). Tra i temi toccati anche quello della Convenzione proposta da Letta e contro la quale c’è un appello dei Comitati Dossetti per la Costituzione. Di diverso avviso, sul Governo Letta, l’editoriale di Michele Salvati sul Corriere della Sera (“Il linguaggio della verità”) che indica le condizioni perché le larghe intese possano fare bene, e scrive che la Grande Coalizione dovrebbe essere davvero intesa come “occasione eccezionale di servizio al Paese” e non come “intollerabile rinuncia delle proprie identità di parte”. A mettere in guardia sul prorompente radicalismo (anti-istituzionale) in una parte della sinistra è un articolo di Antonio Polito, sempre sul Corriere (“Il fascino perverso della volontà generale”). Laura Boldrini, su Repubblica, chiede una legge contro le minacce e gli insulti sul web (“Boldrini: minacciata perché sono donna. Ora una legge per il web”). Nicola Piepoli su La Stampa dice che “Il nuovo governo piace agli italiani” (al 56% degli intervistati). Aperto e teso il dibattito nel Pd: tra gli interventi quello di Pietro Folena,Vivremo socialdemocratici”, su l’Unità. Sulla questione lavoro, tra gli altri, un articolo di Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24Ore: “I segnali che aspetta l’Italia del lavoro”. E leggi una sintesi del Rapporto OCSE sull’Italia, reso pubblico il 2 maggio: “Italia: il nuovo Governo deve proseguire sulla scia delle recenti riforme”. 

 

 

 

 

 

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