L’INDOMANI DI RENZI SEGRETARIO PD

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Mi fido degli umili”, scrive sul suo blog Enrico Peyretti. Stefano Ceccanti commenta: “Renzi appare vicinissimo a tutte le fasce in cui può espandersi l’elettorato potenziale del Pd” (“Renzi e il bipolarismo”, Confronti Costituzionali) e rinvia alla lettura integrale dei dati della Demos sulle primarie. Lo stesso Ceccanti pubblica sull’Huffington Post un altro commento: “Legge elettorale e riforma costituzionale. Meglio una gallina domani che niente oggi”. Poi: Luca Ricolfi, “L’impervia strada di Matteo” (La Stampa); Mauro Magatti, “La vera sfida è unire nipoti e nonni”; Marcello Sorgi, “I democratici escono dall’angolo e provano a sfidare Grillo” (La Stampa); Stefano Folli, “La spinta di Renzi, la tenuta di Letta, il margine più stretto di Grillo” (Sole); Emma Fattorini, “Attenzione alla tenaglia rosso-nera” (che è più interessante di quanto dica il titolo, Unità); Claudio Cerasa, “Letta e Renzi. Tregue e tempeste” (Foglio); Gian Enrico Rusconi, “Qualcosa si muove in mezzo al caos” (La Stampa); Roberto d’Alimonte, “L’obiettivo governabilità” (Sole); Alessandro Campi, “Finanziamento ai partiti. Ora tocca ai privati. Meno male” (Mattino). PROTESTE DI PIAZZA: Gad Lerner, “La trappola del contagio” (Rep.); Stefano Rodotà, “I diritti che lo Stato deve restituire” (Rep.); Marco Revelli, “L’invisibile popolo dei nuovi poveri” (manifesto); Mauro Magatti, “Forconi figli della crisi e senza rappresentanza” (Avvenire).

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