ALLA RICERCA DEI MOVENTI DELLA LETTERA DI MONS. VIGANÒ

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Dopo la prima notizia della Lettera di mons. Carlo Maria Viganò, uscita in Italia su la Verità per la penna di Marco Tosatti in cui si chiedevano le dimissioni del papa per non essere intervenuto per tempo contro il cardinale americano McCarrick reo di abusi sessuali (vedi qui su c3dem, con il rinvio al testo integrale), sono usciti sulla stampa una serie di articoli. Dapprima Alberto Melloni, “Chi c’è dietro la manovra contro Francesco” (Repubblica, 27/8); come pure Luis Badilla, “La pistola fumante di Marco Tosatti” (sul sito Il Sismografo). Due giorni dopo escono gli articoli (tra gli altri) di: Andrea Tornielli, “Dietro il Report Viganò contro Francesco la spaccatura nella chiesa americana” (La Stampa); Luigi Accattoli, “Il papa è amareggiato ma non pensa alle dimissioni” (Corriere della sera); Franco Garelli, “La barca di Pietro nel mare in tempesta” (Messaggero); Raymond Leo Burke, “Dossier gravissimo e io non sono suo nemico” (intervista del cardinale a Paolo Rodari di Repubblica); Massimo Introvigne, “Gli attacchi a Bergoglio e il nodo accoglienza” (Mattino). Poi il 30 agosto ne scrivono (tra gli altri): Andrea Tornielli, “Quando Viganò disse: ‘McCorrick, noi l’amiamo’” (La Stampa); Thomas Reese, “Dossier poco convincente, ma è necessario replicare. In America è solo l’inizio; vanno svuotati i cassetti” (intervista al giornalista gesuita americano a Massimo Gaggi del Corriere della sera); Luigi Accattoli, “Nuove accuse dell’ex nunzio” (Corriere della sera); Oscar Maradiaga, “Basta attacchi al papa, la chiesa resti unita” (intervista al cardinale honduregno, coordinatore del gruppo per la riforma della curia, a Paolo Rodari di Repubblica); Luca Kocci, “Pedofilia. Il papa: la chiesa è colpevole” (Manifesto); Massimo Faggioli, “La rivolta del clero americano” (intervista a La Nazione).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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