L’EUROPA E IL MONDO DOPO LA PANDEMIA. APPUNTI

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Beda Romano, “Recovery Fund, un passo avanti verso la stretta finale di luglio” (Sole 24 ore). Ma, dice Federico Fubini: “Cresce in Europa la grande divergenza” (Corriere). Romano Prodi, pensando all’Italia, esorta: “La sterzata della Merkel spinga a fare presto” (Messaggero). Anche Massimo Giannini chiede che il governo italiano prepari presto il suo piano concreto di ripartenza: “L’Ue, l’Italia e il disordine del mondo” (La Stampa). Sergio Fabbrini spiega “Cosa serve all’Italia per contare in Europa” (Sole 24 ore). Pier Carlo Padoan, “Una crescita ‘verde’ non è un’utopia” (Foglio). MONDO: Paul Richard Gallagher, Segretario pontificio, per i Rapporti con gli Stati, illustra gli impegni di Francesco: “Cura della casa comune” (settimana news).  Francis Fukuyama, “I nuovi equilibri nel mondo post-pandemia” (Secolo XIX). Alessandro Maran, “Cina vs Usa, la lotta per il primato tecnologico è già cominciata” (Foglio, 5 giugno). Lucio Caracciolo, “Il ruolo del Cremlino tra Usa e Cina” (La Stampa). Yascha Mounk, “L’estremismo delle elite in America” (Repubblica). Kimberley C. Motley, “Cambiamo quest’America razzista, ora o non più” (La Stampa).  Gianni Riotta, “L’onda antirazzista scuote il mondo. La politica italiana resta a guardare” (La Stampa). Jurgen Zimmerer, “La Germania ha fatto i conti con il nazismo, ora li faccia con il colonialismo” (intervista a Repubblica). Mario Tronti, “Tra l’89 e il ’91 è finita la politica, ora viviamo un nuovo Ottocento” (intervista a Il Riformista).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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