Ugo De Siervo, Giuseppe De Rita, Stefano Rodotà, Ugo Mattei, Vincenzo Visco. E note sul non voto e il Pd

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 Ugo De Siervo esamina il disegno di legge di revisione costituzionale proposto dal governo e in esame al Senato, indicandone i rischi e osservando che la legge elettorale andrebbe cambiata prima e non dopo di questo iter previsto (“Il percorso a ostacoli delle riforme”, La Stampa). Giuseppe De Rita valuta criticamente la società civile di questi anni e suggerisce che politica e società civile vadano ciascuno per la sua strada… (“Un divorzio consensuale”, Corriere della Sera). Stefano Rodotà affronta la questione della rete elettronica di sorveglianza degli Usa (“Le porte aperte al grande fratello”, Repubblica). Ugo Mattei sul Manifesto scrive: “La proprietà resta un furto. Appunti per una Costituente”. “Non ci si può nascondere dietro la sacrosanta critica alle politiche di austerità generalizzata per non affrontare i nostri problemi storici allentando unilateralmente le politiche di bilancio”, scrive Vincenzo Visco (“L’austerità non è uguale per tutti”, Sole 24 Ore). Sui tanti non votanti si interrogano E. Gualmini (“Da marginali a protagonisti”) e R. D’Alimonte (“Urne vuote non è un male”) su Repubblica. Quanto al Pd: “Pd, nasce il correntone anti-Renzi” (Guerzoni, Corriere), intervista di Bersani a Repubblica (“Le larghe intese non funzionano”), Lavia su Europa (“L’anti-Renzi, guida al testo bersaniano”), e sul Foglio Claudio Cerasa racconta de “La strana coppia” (Renzi e D’Alema).

 

 

 

 

 

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