22 Agosto 2013
by c3dem_admin
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IN ATTESA CHE IL SENATO SI ESPRIMA SULLA DECADENZA DI BERLUSCONI

22 Agosto 2013

Per la seconda volta in poco tempo Gian Enrico Rusconi scrive su La Stampa che il Pd deve considerare chiusa l’esperienza del governo delle larghe intese e andare con coraggio al voto, anche con il Porcellum, e vincere (“Ma il Pd deve accettare la sfida del voto”). E’ quel che pensa anche Pippo Civati che guarda al M5S e ne critica i leaders: “Civati: è un’ammissione di debolezza”. Si discute ancora sulla interpretazione della legge Severino: per Enzo Balboni, su Europa, “Nessun dubbio: la legge Severino è applicabile”; Giorgio Tonini, però, concede che si approfondisca la questione in Senato: “Decisioni affrettate? Meglio approfondire” (intervista sulla Stampa); Il Sole 24 Ore pubblica un corsivo del suo direttore, Roberto Napoletano, che dice: “Una sentenza non può liquidare un’esperienza politica”; ma sul Sole c’è anche un intervento di Valerio Onida che è sulla linea di Tonini: “Incandidabilità e legge Severino: a chi spetta l’ultima parola”. Quanto al socialista Nencini, il Messaggero titola: “Nencini, noi socialisti siamo garantisti, e non è scontato che voteremo con il Pd”. Il relatore della Commissione in Senato, Augello, del Pdl, è intervistato su Il Giorno e sembra stia maturando una soluzione: “Le carte segrete del relatore Pdl”. Netto Massimo Giannini su Repubblica: “La proposta irricevibile”. Per Mario Mauro, ministro di Scelta Civica, la soluzione deve essere politica e non ad personam: propone, addirittura, un’amnistia o l’indulto (“Mauro: indulto o amnistia come dopo la guerra”, Avvenire).

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