8 Dicembre 2022
by Vittorio Sammarco
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IMMACOLATA, PENSIERI SU MARIA. RICORDO DI FLORENSKIJ

8 Dicembre 2022

Sull’ultimo numero  dell’inserto mensile Donne, Chiesa, Mondo dell’Osservatore Romano si possono leggere alcuni interessanti articoli sulla figura di Maria: Simona Segoloni,Immacolata e Assunta, una rilettura della dottrina su Maria”; Cettina Militello, “Maria, la Theotokos”; Marinella Perroni,Il duplice principio mariano-petrino. Parliamone”.  Sul tema anche Antonella Cattorini Cattaneo, “Immacolata Concezione e maternità” (Settimana news). Infine, le parole di papa Francesco e l’invito a sostenere il popolo ucraino con le magliette termiche: Mimmo Muolo, “Immacolata, la preghiera per la pace di Francesco” (Avvenire). Si segnala l’uscita del  libro di Chiara Canta su “Francesco parla alle donne”. INOLTRE: Francesco Sisci, “La strategia del papa ‘pasticcione’” (Settimana news). Francesco Peloso, “I vescovi italiani scelgono la reticenza di fronte allo scandalo degli abusi” (L’Essenziale). Gianni Vacchelli,Ricordare Illich che vedeva Dio giocare con l’uomo” (Avvenire). Lucia Bellaspiga,Il giorno che don Tonino parlò di non violenza a Sarajevo” (Avvenire). Brunetto Salvarani, “La Chiesa, nuovo Israele?” (Rocca). Giordano Cavallaro (a cura di), “Florenskij, ogni sparo è mirato al corpo di Cristo” (Settimana news).

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8 Luglio 2013
by c3dem_admin
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Il Mediterraneo: un mare di sangue

8 Luglio 2013
di Carmelina Chiara Canta

 

Dal 1988, secondo “Fortress Europe”, sono più di 18.000 i migranti che sono morti nel mar Mediterraneo tentando di raggiungere l’Europa.  E il luogo in cui si situano o da cui prendono spunto queste riflessioni è proprio il Mediterraneo, spazio reale e simbolico di conflitti e dialoghi, che sono stati prodotti nel passato remoto ma che si perpetuano ancora oggi. Le barche (le carrette) carichi di donne e uomini disperati, che sfuggono alla miseria e alla violenza del loro Paese e approdano continuamente sulle coste della Sicilia e del Mediterraneo, ripropongono lo scandalo di un dialogo che non è solo ignorato ma ostacolato. Ciò vale anche per tutte quelle barche che non hanno mai raggiunto le nostre coste e i cui passeggeri hanno rinunciato per sempre al loro progetto di una vita migliore in un luogo che immaginavano foriero di speranza.

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