POLITICA IN GRANDE AFFANNO

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La nostra Carta è questa. Ora tocca alla politica”: Stefano Ceccanti sintetizza su Europa il documento dei saggi sulle riforme costituzionali. Sul Mattino F. P. Casavola spiega “Perché basta una sola Camera”. Franco Monaco pubblica sul Manifesto la sua testimonianza, già apparsa su c3dem (vedi 30Righe), critica sul voto parlamentare per la riforma della Costituzione (“La decadenza della Costituzione”). Luciano Barca si tira fuori dalla corsa alla segreteria Pd: “Resto un battitore libero. Sì a un segretario vero” (Unità). Daniela Preziosi sul Manifesto scrive “Cool e veltroniano, ecco il Pd di Renzi”. Sulla deriva politica Stefano Folli commenta sul Sole 24Ore “L’epilogo più tormentato”. Barbara Spinelli su Repubblica dice come la politica italiana non sappia ripulire le proprie stanze e lascia che lo facciano i giudici (“Il fascino della melma”).  Finalmente Michele Prospero, sempre severo, prende la parola e sull’Unità scrive: “L’inaccettabile linciaggio di Giuliano Amato”. Due interessanti riflessioni sulla politica oggi sul Corriere della Sera: “Se il leader è il mio vicino di casa” (Sebastiano Maffettone), “La formazione del leader dopo la morte dei partiti” (Sergio Romano). Giulio Sapelli sul Messaggero commenta la questione dell’Ilva: “Il caso Riva e il dovere di tutelare l’azienda Italia”.

 

 

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