L’INCANTESIMO SI È ROTTO

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L’editoriale del direttore del Corriere della Sera (Luciano Fontana, “Certezze perdute e illusioni”) mette in evidenza che il “vecchio” Pd, quello della “ditta”, è ancora dominante a livello locale ed è qui che il Pd ha perso. Enzo Mauro su Repubblica scrive che il Pd ha una leadership nazionale ma “poco altro”, Renzi  ha il torto di aver sguarnito troppo il fianco di sinistra e la sinistra il torto di non impegnarsi sui temi alti come quello dell’immigrazione (“Matteo senzaterra”). Luigi la Spina parla della mancanza di presa di Renzi sulle realtà locali (“La scomparsa sul territorio del vecchio Pc”, La Stampa). Fabrizio Barca sbotta: “Ora basta con un partito di notabili locali” (intervista al Mattino). Roberto D’Alimonte individua il problema ne “I candidati sbagliati” (Sole 24 Ore). Stefano Folli su Repubblica parla di Venezia come di un laboratorio politico e avanza l’ipotesi che alle future elezioni politiche potrà esserci un ballottaggio tra il Pd e una coalizione di leghisti ed ex-berlusconiani guidati da un outsider come il neosindaco Brugnaro (“Il simbolo capovolto”). Renzi dice “Basta mediare, tornerò a fare Renzi” (Maria Teresa Meli, Corriere della Sera).

 

 

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