Le opinioni di Luca Ricolfi e di Piero Ignazi: la complementarietà tra Bersani e Renzi è un fattore positivo

| 0 comments

Luca Ricolfi (“La Stampa” 30 novembre) sostiene che il Pd, pur “pieno d’acciacchi”, “rischia di diventare l’unico luogo in cui si gioca davvero il futuro del paese” visto che “le poche idee sulle quali vale la pena di scontrarsi sono quasi tutte ormai dentro il Partito democratico”. “La sfida di Renzi sta cambiando e cambierà definitivamente il Pd”: per la prima volta avrà, accanto alla componente socialdemocratica, una componenete di sinistra liberale (La vittoria del partito superstite). Ma, dice anche Ricolfi, l’idea di limitare la partecipazione al ballottaggio di domenica stabilendo che per accedere al secondo turno si debba portare una giustificazione “è semplicemente grottesca”. Per Piero Ignazi, su “la Repubblica”, la complementarietà tra Bersani e Renzi è un fattore positivo: “Il Pd sfonda se coniuga le due immagini che proiettato in questi ultimi mesi: quella dello zio saggio  e del nipote brillante” (Il partito ritrovato). Ma il Pd ora deve aprire le porte “adottando primarie, o altre forme di consultazione vincolate dalla base, per la composizione delle liste alle prossime elezioni” e deve indire un congresso. Così conclude Ignazi: “Lo sbandamento della destra, l’irresolutezza dei centristi e l’aria fresca di Renzi offrono una chance irripetibile sia per un nuovo, vero, Partito democratico, che per innescare un ciclo positivo di lunga durata. Ma la pulsione autodistruttiva è dura a morire”.

 

 

 

 

Lascia un commento

Required fields are marked *.