IL SÌ DI GIOVANNI BAZOLI. LA DELUSIONE DI ALESSANDRO PACE

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“Riusciremo a curare il nostro sistema bancario, nazionale e globale, se riporteremo più democrazia finanziaria dentro le banche, una democrazia che invece dai patron della finanza è vista soltanto come attrito, costo, inefficienza”. Così Luigino Bruni in un editoriale dell’Avvenire (“Democrazia bancaria”). Un banchiere, Giovanni Bazoli, spiega al Corriere della Sera “Perché voterò sì al referendum”. Sul Manifesto due interventi contro la riforma costituzionale: Massimo Villone, “Solo il No può scardinare il blocco renziano”; e Stefano Rodotà, “Renzi e i suoi, ceto politico divisivo e inadeguato” (intervista). Se Renzi è divisivo, anche a sinistra del Pd c’è divisione: Massimo Zedda, “Perché Sinistra Italiana ha fallito” (Unità); “Sinistra Italiana: Cofferati lascia” (Manifesto); e, sul Fatto Quotidiano, Alessandro Pace, presidente del Comitato del No, racconta: “Noi del No silenziati e abbandonati da tutti, persino dalla Cgil”. L’assessore di sinistra nella giunta Cinquestelle a Roma, Paolo Berdini, scrive contro l’espansione urbana (“Soldi e salute persi in città”, Manifesto).

 

 

 

 

 

 

 

 

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