Il “vicolo cieco” dei cattolici di Todi e il ritorno di Berlusconi, secondo due vaticanisti

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“Vaticano e Cei sono più che uniti nella preoccupazione per quella che sembra essere una vittoria dei «falchi», di coloro che vengono definiti i «laicisti del Pdl», intenzionati a ridurre il peso della componente cattolica del partito”, così Andrea Tornielli, su “La Stampa”, all’indomani del ritorno in campo di Berlusconi (“Vaticano e Cei contro il ritorno del Cavaliere”). “Il panorama attuale mostra un cattolicesimo post-Todi tendenzialmente diviso in tre tronconi – scrive Marco Politi su “Il Fatto quotidiano” (Il vicolo cieco dei cattolici) -: i centristi a oltranza, un’area di centro disposta ad un patto con il centro-sinistra, ma indecisa se farlo prima o dopo la consultazione elettorale. Infine, ed è un fenomeno in gestazione, gruppi cattolici o ex-democristiani come tabacci, pronti a creare liste direttamente apparentate con il centro-sinistra”, cioè il modello Pisapia, in cui “l’associazionismo cattolico socialmente impegnato converge in autonomia con gruppi democratici laici e forze di sinistra”.

 

 

 

 

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