Il quotidiano “la Repubblica” teme “una grande omologazione nazionale”

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All’indomani del discorso di Enrico Letta (qui) la Repubblica discute l’impatto della “grande alleanza” Pd-Pdl sulla società e la storia italiana. Ezio Mauro (“Il bene del Paese”) teme quella che giudica “una grande omologazione nazionale, dove si scopre che destra e sinistra sono uguali”. Mauro attacca quanti (il Pdl, il Corriere della Sera?) vogliono trasformare “un governo di necessità in un’opportunità culturale per rimodellare la vicenda storica di questi anni”, e critica il piegarsi del Pd ad un “principio di realtà” (l’emergenza nazionale) che non fa i conti con le “culture di riferimento” e gli “ideali diversi”, e che si configura come “un’iper-realtà di comodo”. Il vero principio di realtà, scrive, consiste nel preservare “le identità distinte di destra e sinistra”. Sempre su Repubblica Michele Serra si sofferma su “La scomparsa dei post-comunisti” (con l’evidente assenza di dirigenti provenienti dal Pci e dai Ds nel governo) e denuncia i tanti tentavi falliti, nel corso di vent’anni, “di osmosi  tra la sinistra-partito e la sinistra-popolo”, il che ha tenuto lontano dal Pd tante forze giovani e tante risorse intellettuali. Concetti simili in Michele Prospero, “La questione comunista” sull’Unità.

 

 

 

 

 

 

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