VITA MONASTICA: “Gerusalemme, la città della Pace”- PRESBYTERI: “Tu sai che la preghiera è difficile…” – MISIONE OGGI: la fede cresce nel mondo – SEGNO NEL MONDO: cammini di pace e segni di speranza

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Nel dicembre del 2013 si tenne la 34a sessione dei Colloqui ebraico-cristiani, certo la più significativa occasione di incontro, studio e preghiera tra fedeli delle due tradizioni religiose. Il tema fu “Gerusalemme, la città della Pace” e vi parteciparono, tra gli altri, Daniele Garrone, Massimo Grilli, Sarah Kaminski, Amos Luzzatto, Brunetto Salvarani, Mustafa el Ayoubi, Bruno Segre e Matteo Ferrari, direttore della rivista camaldolese Vita monastica che ora pubblica, sul suo fascicolo 257, gli atti del Colloquio che era dedicato a Carlo Maria Martini, “uomo del dialogo”. Il fascicolo è molto interessante per quel che riguarda i rapporti tra cristianesimo ed ebraismo, sia in relazione alla dimensione religiosa in genere sia, in particolare, a proposito di Gerusalemme nell’Antico e nel Nuovo testamento, sia sui temi attualissimi della pace e del dialogo.

Presbyteri, i “quaderni di spiritualità” editi dalla Congregazione di Gesù sacerdote di Trento (padri Venturini), dedica il n 48 (9-2014) al tema della preghiera; ed è molto interessante vedere che uno degli interventi di maggior impegno è firmato da don Luigi Verdi che ha fondato e guida, nel Casentino, non lontano da Poppi, la “fraternità di Romena”, una comunità di giovani perlopiù provenienti da esperienze difficili. In apertura del suo intervento don Verdi riporta il pensiero del fondatore delle Fraternità monastiche di Gerusalemme Pierre-Marie Delfieux: “Tu sai che la preghiera è difficile. È il luogo per eccellenza della gratuità, il campo dell’invisibile, spesso dell’insensibile, dell’incomprensibile, dell’ineffabile, dell’inatteso. Anche per te sarà duro amare un Dio di cui non hai mai visto il volto”… Solo in una logica di povertà, di ricerca e di dono di amore è possibile incontrare davvero Dio nella preghiera.

In un quadro mondiale pieno di difficoltà e anche di tragedie può forse aiutare leggere, ad esempio, che in Africa non è solo l’Islam ad aumentare, ma anche il cristianesimo. Si stima, scrive Karl Josef Kuschel su Missione oggi di novembre, che il numero dei cristiani in Africa cresca di 23 mila persone al giorno; tra il 1965 e il 2001 la percentuale della popolazione cristiana è salita dal 25 al 46 per cento. Anche in Asia c’è un “successo” sorprendente, specie in Corea. Ma anche in Cina ci sono più cristiani che frequentano il culto domenicale di quanti non ce ne siano in tutta l’Europa occidentale. In America latina invece movimenti pentecostali e “sette” carismatiche protestanti hanno uno sviluppo straordinario. Nel complesso non c’è motivo di dubitare della vitalità delle religioni, cristianesimo compreso.

Segno nel mondo, che è il mensile inviato a tutti i soci adulti dell’Azione Cattolica, ha dedicato il numero di dicembre non solo a notizie sulla vita associative e alle riflessioni sul Natale, ma anche ad una serie d’interventi, molto personali e di avvincente lettura, sulla attualità del Natale. Dal viaggio di Maria e Giuseppe all’attesa della Buona Notizia, dal Presepe vivente (anche nell’esperienza dei credenti) al coraggio di papa Francesco, dai cammini di pace ai segni di speranza e di Vangelo che sono presenti –sebbene poco vistosi – intorno a noi. Insomma, una rivista vivace, pensata e ben fatta (e destinata ad una vasta platea di lettori), coordinata dal direttore Giovanni Borsa e dal redattore Gianni di Santo, con collaboratori quali Laura Rozza, Paola Springhetti, Pina de Simone, Franco Miano, Paolo Mira, Paolo Trionfini , il vescovo Mansueto Bianchi e … tanti altri.

(a.bert.)

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