Una Chiesa sinodale, nell’annunciare il Vangelo, cammina insieme. Come?

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Riceviamo da amici di Genova, e volentieri pubblichiamo, una scheda sintetica, frutto di una serie di incontri di riflessione che un gruppo di credenti genovesi ha tenuto sul Sinodo in corso nella Chiesa italiana. In una lettera ai vescovi del settembre 2021, la Cei scriveva: “è fondamentale costituire gruppi sinodali diffusi sul territorio: non solo nelle strutture parrocchiali, ma anche nelle case e dovunque sia possibile incontrare e ascoltare persone”. Per avere una visione d’insieme di quanto si sta muovendo a questo riguardo si veda la documentazione sui gruppi sinodali raccolta dall’Associazione Viandanti.

 

 

 

Una Chiesa sinodale nell’annunciare il Vangelo cammina insieme:

Gesù invita a seguirlo per proseguire la sua missione

 

Punti di forza

*Comunità cristiane, Associazioni, Piccoli gruppi che meditano Il Vangelo

* Luoghi carismatici: le piccole comunità che propongono giornate, settimane di raccoglimento, in luoghi idonei

* Figure carismatiche: presbiteri attenti al Vangelo, donne e uomini laici di grande generosità, che fanno volontariato

* Le forme di servizio concreto ai poveri, emarginati, rifugiati, ecc.

 

Passi da fare (Azioni)

Ampliare e diffondere le Comunità cristiane, Associazioni e quei piccoli gruppi che meditano il  Vangelo,  Promuovere Comunità Cristiane di Base che proseguano la missione di Gesù, come alle origini, che chiaramente mette al centro i più poveri ed oppressi privilegiando l’amore/servizio verso di essi (“opzione preferenziale per i poveri”)

È essenziale offrire soprattutto ai giovani occasioni di incontro e condivisione con Comunità che vivono il Vangelo, lavorano e pregano e farli incontrare con figure carismatiche ed esperienze che ci sono e non sempre sono conosciute, per una esperienza di fede “laica” e non clericale. Questa attività dovrebbe essere accompagnata da una azione costante di formazione e presa di coscienza cui ci richiama continuamente Papa Francesco per dare significato e fondamento all’impegno di servizio, nell’ottica dell’ ecologia integrale

L’attuale contesto storico e il Vangelo stesso richiedono un rinnovato impegno per la giustizia, non un optional delegato ad alcuni incaricati. In particolare va colta e affrontata sul lungo termine la sfida dell’accoglienza e inclusione dei migranti. La risposta umana e sociale alle povertà e all’emarginazione deve unirsi ad un’azione coraggiosa, profetica di denuncia dei meccanismi di ingiustizia strutturale, delle mancanze dei poteri costituiti e delle violazioni dei diritti umani.

 

 

Una Chiesa sinodale nell’annunciare il Vangelo cammina insieme:

Motivazione del seguimento di Gesù

 

Punti di forza                                   Punti di debolezza

 *La Parola                                            * Scarsa conoscenza dei testi sacri

* catechismo troppo lungo, dogmatico, e mal studiato

* cristianesimo abitudinario che rasenta la superstizione

* sfiducia nella possibilità di cambiamento

*individualismo, aggravato dal lockdown

 

Passi da fare (Azioni)

Il seguimento di Gesù si fonda sulla Parola, che non è insegnamento dottrinale, ma esempio di vita: la sua vita.. Se si conoscono poco o male i testi sacri, si può cadere in un cristianesimo abitudinario, che rasenta la superstizione cadendo nel magico, cercando di riceverne un beneficio solamente personale. Solo la conoscenza corretta dei testi sacri aiuterà la rinascita della Chiesa, rendendo più vivaci le parrocchie e più partecipativa, attualizzata la liturgia, ridotta a rito. Ovviamente si dovrà ripensare al percorso catechistico, fino a rivederlo drasticamente: testimoniare fede, non insegnare religione.

La Parola: deve ritornare ad essere il fondamento della pastorale, in generale, e della liturgia della parola nella celebrazione Eucaristica in particolare, attraverso:

-un servizio di avviamento alla lettura non fondamentalista ed alla comprensione della Bibbia, offerto a tutti i parrocchiani in via continuativa e strutturata

– momenti di spiegazione delle letture della Messa domenicale, per una loro comprensione e contestualizzazione, su cui poi fondare l’omelia, al fine di provocare una “risposta” personale da parte dei partecipanti. Occorre mettere a sistema percorsi di catecumenato per giovani e adulti riferendosi ai primi secoli della chiesa, per rimediare all’assenza di una concreta, credibile formazione cristiana delle persone adulte.

 

 

Una Chiesa sinodale nell’annunciare il Vangelo cammina insieme:

La Chiesa di Gesù rinasce per l’azione del suo Spirito

 

Punti di forza

 * Desiderio di tante persone di condividere una “fede” autentica

*Consapevolezza crescente sui temi problematici: il celibato dei preti il ruolo delle donne, la liturgia, ecc.        

*Papa Francesco: interpreta le ansie e i drammi della contemporaneità; sostiene il cammino sinodale che spinge verso una Chiesa più comunitaria e non solamente di massa….

*Il cammino sinodale iniziato nelle Chiese locali e che culminerà con l’assemblea sinodale a Roma nel 2023

*L’ecumenismo: favorisce il rinnovamento della Chiesa

 

Passi da fare (Azioni)

Vari elementi fanno pensare all’azione dello Spirito che agisce nella Chiesa di Gesù, come un vento che soffia dove vuole, benché spesso ostacolato dalla gerarchia ecclesiastica e da un malinteso senso di “sacralità” del passato, specie dell’impostazione antimoderna e antilibertaria

* Si nota in molte persone il desiderio di avere una fede più profonda e “autentica”, che deve essere interpretato e soddisfatto con opportune iniziative che rompano la routine ecclesiastica e servano di alimento alla fede intesa correttamente-vedi Concilio Vaticano II- come adesione al Dio di Gesù Cristo che abita in noi con il suo Spirito e non ad una “dottrina”: per es. momenti o scuole di preghiera , revisione sostanziale del cammino di preparazione al sacramento del matrimonio, costituzione di gruppi di giovani coppie che fanno queste esperienze insieme

* Appare generalmente diffusa una crescente consapevolezza circa i temi problematici. Sono ormai  maturi i tempi per una riflessione franca e aperta, su temi ritenuti ancora oggi esclusi dalla riflessione sinodale, da parte di tutto il popolo di Dio, legittimato a farlo in forza del suo Battesimo.

* La piena rivalutazione della sessualità, nel suo valore biblico e relazionale, mettendo al centro la responsabilità piena della coscienza della coppia credente, nel suo esercizio, superando i limiti interpretativi della “Humanae Vitae”.

* La comunione ai divorziati, l’omosessualità e la loro unione, intesa diversamente da “matrimonio”

*Celebrare l’Eucarestia come Cena del Signore in cui Gesù si dona all’umanità, in ubbidienza alla volontà del Padre, il che non ha nulla a che vedere con Altari in cui Gesù s’ immola al Padre per il perdono dei peccati di noi umani.  Come esempio non come obiettivo, celebrare l’Eucarestia nelle case per ridare il senso della Cena tra amici con Cristo e quindi riportarlo nelle chiese.

* Rivedere il senso e la forma della celebrazione dei Sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione restituendogli la sostanza di perdono tra i fedeli benedetto da Cristo e riservando la confessione auricolare ai casi di rispetto della persona.

Il Sacramento andrebbe praticato collettivamente prima dell’Eucarestia in momenti solenni dell’anno, ad esempio all’inizio dei tempi “penitenziali” di Avvento e Quaresima, Andrebbe sottolineata la necessità di praticare la riconciliazione prima con i fratelli con i quali c’è stata rottura, e di confermare ai presenti la riconciliazione delle parti. (Matteo 5, 23-24). Al Vescovo, o a suoi delegati selezionati e appositamente incaricati, oppure ordinati, anche nelle comunità locali, sarebbe riservata la remissione di peccati gravi o che comportino la segretezza per evitare male ulteriore. La riparazione per quanto possibile del male fatto o di una azione di bene corrispondente va sostituita alla tradizionale pena dei Pater Ave Gloria.

*L’ecumenismo indubbiamente favorisce il rinnovamento della Chiesa, sempre che non si limiti a incontri solamente annuali ed informali, ma si dedichi a cercare ciò che ci unisce e studiare ciò che ci divide, per trovare un compromesso che soddisfi tutte le realtà ecclesiali.

*Dopo il Concilio Vaticano II, i grandi gesti ecumenici degli ultimi papi, specialmente di papa Francesco e le comuni riflessioni teologiche, l’ecumenismo deve penetrare ed essere percepito e praticato nel corpo vivo dei fedeli, con iniziative dal basso continuative e non occasionali;

Lo scandalo delle divisioni dei cristiani non è più tollerabile all’inizio del III millennio.

* Il cammino sinodale iniziato: per un reale ed efficace “cammino sinodale” della chiese locali e della chiesa universale, è essenziale la presa di coscienza da parte di tutti i fedeli, che il Sinodo è una occasione irripetibile per un sostanziale rinnovamento, offerta dallo Spirito Santo alla Chiesa, per metterla in grado di annunciare il Vangelo nel III millennio: ritrovare la sua missione che è quella dell’annuncio del Regno- Tutti i semplici fedeli, uomini e donne, devono a tal fine riscoprire il loro ruolo di protagonisti e non di semplici collaboratori, nella missione della Chiesa, in forza del loro sacerdozio battesimale , accanto a quello ministeriale.

* Occorre costruire un ampio piano pastorale sulla cura della casa comune come definita nella Laudato Si’. L’ambiente è la sfida del secolo e la Madre Terra è il dono di Dio che non possiamo continuare ad uccidere, a partire dalla nostra città e dai nostri stili di vita.

* Occorre un maggiore coordinamento inclusivo con i movimenti ecclesiali, scoraggian-do l’eventuale ricerca di spazi di potere per ambiti di influenza.

 

 

Una Chiesa sinodale nell’annunciare il Vangelo cammina insieme:

Chiesa più ecclesiastica che ecclesiale

           

Punti di debolezza

* struttura ecclesiastica ancora largamente clericale e gerarchica.

*Accentramento  clericale della gestione del potere e delle responsabilità nella Chiesa

* I laici sono solo suddite e sudditi

* discriminazione, esclusione delle donne

* tentativi da parte della gerarchia di pilotare e frenare il cammino sinodale

 

Passi da fare (Azioni)

Pensiamo che sia necessaria una seria riflessione sulla relazione tra Chiesa e mondo, partendo dai documenti de Concilio Vaticano II. Soprattutto si dovrebbe riflettere sulla “Gaudium et spes”, che parla proprio della relazione Chiesa-Mondo, ove molto contano i laici e le laiche nella costruzione del Regno di Dio. Per l’autentica credibilità della Chiesa, ci vorrebbe un gesto eclatante: vendere tutte le ricchezze e dirottarle verso i bisogni reali della gente, a iniziare dai più poveri.

Rendere più attiva la Pastorale Popolare che dopo il III secolo ha sostituito le Comunità Cristiane – attraverso una migliore formazione evangelica e una dinamica partecipativa alle celebrazioni liturgiche, soprattutto all’Eucarestia

 

Per la Chiesa genovese:

*Le parrocchie vivono la crisi di non corrispondere più alla vita dei quartieri e delle persone, come anche di dipendere eccessivamente dalla centralità del parroco, volente o nolente. Occorre un ripensamento della presenza territoriale, degli impegni quotidiani, e una desiderata, preparata, crescente autonomia dei laici. Occorre investire sul diaconato permanente e coniugato per promuovere l’animazione pastorale ed organizzativa nelle comunità parrocchiali.

*Occorre una visibile e determinata promozione della donna, della parità di genere e del coinvolgimento nei ruoli decisionali, senza retoriche paternalistiche ma lasciando e aprendo spazi effettivi e paritari.

*Occorre una riforma dell’informazione (in particolare quella diocesana) perché sia capace di dare voce alla pluralità di una chiesa “poliedrica”, perché sia attenta ad evitare linguaggi e approcci clericali, perché sviluppi strumenti aggiornati e coordinati, con una maggiore autonomia di professionisti laici e del mondo giovanile.

*Occorre generare meccanismi di trasparenza nella gestione economica (in particolare nella nostra diocesi), con la pubblicazione dei relativi bilanci. Occorre ripensare evangelicamente la presenza diocesana e i rapporti di potere in consi-gli di amministrazione di enti e aziende, responsabilizzando persone laiche.

*Una primavera nella chiesa genovese non può che partire da un processo di ascolto e di confronto, per una lettura comunitaria e sincera dei segni dei tempi. È fondamentale la convocazione di un inedito Sinodo diocesano che abbia il coraggio di favorire una reale e plurale partecipazione, a servizio della chiesa diocesana e della città. Auspichiamo inoltre che la sinodalità possa diventare una prassi abituale nella nostra chiesa locale che contiene in sè molte energie vitali e iniziative meritevoli che potrebbero, se valorizzate e armonizzate, costituire i semi per una stagione di rinnovamento.

 

 

Una Chiesa sinodale nell’annunciare il Vangelo cammina insieme:

Il ruolo dei presbiteri oggi e domani

 

Punti di debolezza

*   Insufficienza o assenza di formazione psicologica e affettiva del prete

*l’ipocrisia di preti e laici che predicano Bene, ma razzolano male.

* il celibato obbligatorio del prete

* gli scandali sessuali (pedofilia)

                                        *  La visione cristiana di papa Francesco  non viene interiorizzata dal clero

* diminuzione di preti e seminaristi

 

Passi da fare (Azioni)

Circa i presbiteri, partendo dai “punti di debolezza” che abbiamo riscontrato all’interno della Chiesa,  pensiamo quanto segue:

*che sia molto importante operare una seria revisione della formazione del clero, e dei Seminari in cui sono obbligati a vivere, quasi totalmente segregati dalla realtà esterna, in funzione della quale si dovrebbero preparare oppure sostituzione dei Seminari con altri tipi di strutture “esterne” di formazione.

* che si debbano approfondire le cause degli scandali provocati dalla pedofilia ecclesiastica anche dal punto di vista psicologico, medico e curativo.

* Occorre aggiornare la formazione dei preti, perché sia fortemente radicata nel Concilio Vaticano II e consenta così di abitare la complessità del mondo di oggi.

* Occorre applicare e vivere la riforma liturgica per passare da celebrazioni asettiche o teatrali a celebrazioni comunitarie.

* In nuovi Centri Universitari, che sostituiscano gradualmente i seminari, privilegiare le seguenti materie di formazione:

1) gli studi della Parola con tutti i mezzi per la sua comprensione, come lingue, storia, cultura, miti… degli scrittori

2) le materie scientifiche che possono aiutare a comprendere il funzionamento della natura umana, onde evitare di classificare come peccati ciò che rientra nei “limiti” e condizionamenti naturali

* La diminuzione di preti e seminaristi sarà un “segno dei tempi” che stimola a nuove forme di vita comunitaria? Si prospettano per il futuro quindi diversi tipi di servizio alla Chiesa locale nei quali il percorso vocazionale può includere:

  • voti di tipo monacale, quali castità e povertà nonché obbedienza non ad una gerarchia ma alla comunità locale o monacale nel servizio da rendere ad essa e nella quale il sostentamento è offerto da essa, oppure dalla congregazione che accoglie il monaco;
  • oppure percorso di uomini e donne, e coppie coniugate, che mantengono il proprio lavoro, specie se lavoro di servizio diretto. In questo servizio la funzione celebrativa, di presidenza dell’Eucarestia, potrebbe essere proposta dalla comunità locale al Vescovo che la valuta ed effettua l’ordinazione presbiterale o quella

 

La chiesa di cui abbiamo bisogno

Desideriamo invitare, stimolare e accompagnare la nostra chiesa locale perché, nel servizio della nostra città, sia in grado di mettersi con umiltà e determinazione di fronte a tutto questo; che abbia la capacità di ascoltare, chiedere consigli e sintetizzare la pluralità; che abbia la volontà di rendere conto delle sue scelte e delle sue azioni; che cerchi di includere e non di allontanare chi la pensa diversamente; che frequenti abitualmente le periferie esistenziali e gli “ultimi” del territorio. Una chiesa che sia presente nella vita delle persone, in particolare degli ultimi, e che sia facilmente riconoscibile. Una Chiesa che intenda seguire, imitare e applicare il magistero e lo stile di Papa Francesco.

 

 

Contributo frutto di una riflessione collettiva di un gruppo di amici desiderosi di fornirlo al Percorso sinodale, che mi ha incaricato di trasmetterlo.

Cordialmente, tenendoci in contatto, AngeloCifatte@gmail.com 3334891234

 

One Comment

  1. mi sembr una riflessione assai articolata da esaminare con attenzione

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