Per costruire una vera sanità in Calabria

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Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte Sig. Ministro della Sanità On. Roberto Speranza

Con la presente, i sottoscritti rappresentanti della Consulta regionale del Terzo Settore della Calabria unitamente ai rappresentanti di numerose organizzazioni della società civile, motivati dalla drammaticità del momento, annunciano la costituzione di un coordinamento tematico mirante a svolgere un diffuso controllo democratico rispetto alle scelte operate dalla gestione commissariale della sanità calabrese.

Siamo per una tutela della salute orientata in Calabria dai cittadini e dagli operatori sanitari e non dalle lobby le quali, nonostante i tanti anni di commissariamento, non sono venute meno nel controllo dei meccanismi di spesa causa della malasanità.

Considerata la gravità della situazione a fronte della pandemia, chiediamo al governo estrema chiarezza e chiediamo che la nomina del nuovo commissario sia indirizzata verso primarie personalità della scienza medica con riconosciuta competenza ed esperienza nella organizzazione sanitaria.

Chiediamo che venga data una risposta alle proposte avanzate da mesi con il documento di “Comunità competente” sottoscritto da molte associazioni della società civile calabrese che si allega alla presente, e che sia possibile avere per un nostro rappresentante un confronto continuo rispetto le scelte operate.

Chiediamo, altresì, che l’urgente percorso teso a ricostruire la sanità pubblica nella regione sia accompagnato in parallelo da una piattaforma informatica aperta a tutti i cittadini, dove accedere in maniera trasparente ai dati, e dove condividere problematiche e proposte, per una assistenza sanitaria democratica e orientata anche dai pazienti.

Chiediamo inoltre un’attenzione prioritaria per le fasce più deboli e fragili, anziani soli, persone con disabilità, con problemi psichiatrici, con dipendenza patologica, bambine e bambini, e in generale per chi da troppi anni è messo ai margini da una sanità calabrese tesa a privilegiare interessi forti e clientelari, lasciando puntualmente indietro chi ha maggiore bisogno di cura e assistenza.

Chiediamo un forte impulso alla “Medicina Territoriale” con un potenziamento del ruolo dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, degli specialisti ambulatoriali interni e degli infermieri di comunità.

Chiediamo infine che, in un momento così difficile per l’emergenza in corso, sia chiara la catena di comando, e a chi chiedere conto, come rete della società civile, del mancato raggiungimento degli obiettivi tesi a contrastare la pandemia con le necessarie misure in materia di tracciamento, ospedali covid, potenziamento delle terapie intensive, terapie semintensive, covid hotel.

 

I SOTTOSCRITTI:

Gianni Pensabene: Forum Regionale del Terzo Settore Giacomo Panizza: Comunità progetto Sud

Francesco Mollace: Forum Terzo Settore Locride

Luciano Squillaci: Federazione Italiana Comunità Terapeutiche Don Ennio Stamile: referente regionale Libera Calabria Rubens Curia: Portavoce Comunità Competenti

Isa Mantelli: Centro Calabrese di Solidarietà e Cadic

Rosaria Brancati: Coordinamento associazioni volontariato CASM Giancarlo Rafele: Consorzio Macramè

Lorenzo Sibio: Legacoop Calabria Nunzia Coppedè: Fish Calabria Nicoletta Rossi: Anpas Calabria Cataldo Nigro: Anteas Calabria

Giuseppe Peri: Federsolidarietà Calabria Vincenzo Linarello: Goel gruppo cooperativo Anna Paretta: Legambiente Calabria

Stefano Caria: Forum Terzo Settore piana di Gioia Tauro Graziella Catozza: Forum Terzo Settore del lametino e reventino Pasquale Neri: Forum Terzo Settore Reggio Calabria

Vincenzo Liguori: Forum Terzo settore Alto jonio Cosentino Pino De Lucia Forum provinciale terzo settore di Crotone Tonino Nunnari: Forum terzo settore area grecanica Vincenzo Liguori: Forum Terzo Settore Trebisacce

Silvio Carrieri: Forum Terzo Settore Pollino Castrovillari Ranieri Filippelli: Forum Terzo Settore Corigliano Rossano Antonio Tiberi: Forum Terzo Settore Cosenza

Pino Conocchiella: Forum Terzo Settore Vibo Valentia e Aido Briatico Gianni Paone: Terra di Mezzo

Nicola Fiorita: Kyoisei cooperativa sociale

Giuseppe Bognoni: Centro Servizi per il volontariato Reggio Calabria Giuseppe Marino: Coordinamento Libera Reggio Calabria

Franco Mungari: Auser Calabria Federica Roccisano: Hermes 4.0

Mario Nasone: Centro comunitario Agape Lele Bellomi: Azimut animazione sociale

Raffaella Rinaldis: Casa delle donne Fimmina TV Carlo Crucitti: Usabile odv

Carla Sorgiovanni: Ass. Failab

Angelo Serio: Presidio Libera Tirreno Cosentino Annarita Tallarico: Kyosey cooperativa sociale Filomena Serio: Associazione Gianfrancesco Serio Giuseppina Gelsomino: Associazione Civitas Solis Felice Lentidoro: Cittadinanza

Maurizio Simone: Fand Calabria

Anna Gatto: associazione Cose buone e giuste

Guseppe Belcastro: Federazione Mediterraneo e Ambiente Anna Filice: Camera Minorile Giuseppe Mazzotta Cosenza Serafina Sammarco: Fondazione L&D Siciliani

Giuseppe Belcastro: Federazione Mediterraneo e ambiente Marina Galati: Presidente CNCA Calabria

Antonio Gurnari: Segretario regionale FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) Amalia Bruni e Antonio Laganà: Associazione per la Ricerca Neurogenetica Gattuso Domenico e Francesco Costantino: Movimento 10 idee per la Calabria Paolo Pensabene: SUMAI Medicina Generale, Reggio Calabria

Lina Lizzio – Associazione Alzheimer, Reggio Calabria “Romana Messineo”

Santo Sant’Ambrogio: SAD MAT (Servizio assistenza domiciliare malato terminale) Stefania Marino: Presidente associazione Pro Salus Palmi

Susanna Quattrone: Presidente CONFAPI area metropolitana Reggio Calabria Anna Cannizzaro: Associazione Italiana Celiachia Calabria

Maria Teresa Roto: portavoce del Comitato per i diritti dei malati cronici RC Paola Infortuna : segretaria associazione regionale “dall’ ostetrica” Immacolata Cassalia: Coordinatrice Unasam Calabria

Lillo Laganà: Presidente commissione Albo tecnici di laboratorio biomedico Reggio Calabria Stefania Fratto: Presidente Associazione “Donne e diritti” San Giovanni in Fiore;

Sissi Facciolà: Presidente AISM Reggio Calabria

Lucia Mangeruca – Presidente Associazione Italiana parchi culturali area grecanica Domenica Clemensi: Presidente Associazione “Donne Insieme”

Pino Ippolito: Circolo Armino Palmi

Mario Diano: Presidente Corsecom Locride

Nino Zumbo: Presidente Società Mutuo Soccorso “Cesare Pozzi” Reggio Calabria Giorgio Porro: CSI Calabria

Lucia Sacco: CSV Aurora Crotone Giuseppe Peri: Crea Calabria

Giorgio Marcello: associazione san Prancazio Cosenza Alberto Frontera: ADA Calabria

Elena Sodano: RA.GI. Catanzaro Isidoro Napoli: Associazione Jimuel

Francesco Mammì:Associazione genitori bambini diabetici Daniela Diano: Associazione Sinapsi

Rocco Chiriano: Avis regionale Calabria

 

COMUNITA’ COMPETENTE

SANITÀ IN CALABRIA: RISPONDIAMO AL PRESENTE PER PREPARARE IL FUTURO

 

Desideriamo rilanciare una serie di proposte che da 7 mesi abbiamo rivolto, parzialmente ascoltati, ai governi nazionale e regionale e al Commissario per il “Piano di rientro” perché, oggi, non c’è più tempo da perdere! È necessario attivare misure immediate che tutelino la salute dei calabresi e sostengano gli operatori sanitari impegnati in questa difficile battaglia.

Già il governo Conte con i Decreti 14/20, 18/20 e 34/20 della primavera scorsa aveva perentoriamente indicato alle Regioni come contrastare la Pandemia provocata dal COVID 19, che ha messo in crisi un’organizzazione della sanità ospedalocentrica obbligando, finalmente, a modificare la cifra culturale e organizzativa della sanità valorizzando la Medicina d’iniziativa e di prossimità che pone al centro il paziente e i suoi bisogni di salute, con un forte ruolo della Medicina Territoriale e della Prevenzione.

Ciò avrebbe consentito ai Presidi Ospedalieri di curare gli acuti, di sviluppare le specializzazioni, di fare ricerca senza dover surrogare le manchevolezze della Medicina Distrettuale.

Purtroppo la SARS COV 2 ha trovato la sanità calabrese sfiancata da un Commissariamento decennale governato prevalentemente dal Ministero della Economia e Finanze impegnato in un risanamento finanziario che, tra l’altro, non è stato raggiunto e con debiti verso i fornitori che superano il miliardo e 100 milioni di euro che producono cospicui interessi di mora dovuti, anche, ad Aziende Sanitarie che non rispettano i tempi previsti dall’Indicatore di Tempestività di Pagamento (ITP) con ritardi fino a 946 giorni.

Chiediamo con forza che i fornitori di merci e servizi siano pagati immediatamente per consentire che si possa arginare la crisi economica acuita dalla Pandemia.

Siamo consapevoli della gestione inquinata che ha accompagnato alcune ASP ma la corruzione non si combatte mettendo in difficoltà chi ha diritto ma creando amministrazioni competenti e trasparenti affinché l’abuso sia immediatamente visibile e sanzionabile.

Abbiamo una Medicina Territoriale “desertificata”. I medici di medicina generale reclamano da 11 anni un nuovo modello organizzativo basato sulle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) attive h12 e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) h 24 che, in questo momento drammatico, avrebbero svolto un ruolo importante.

Poco si è fatto! Nonostante il Gen. Cotticelli abbia autorizzato le Aziende Sanitarie, nel mese di dicembre 2019, ad attivare questi importanti modelli organizzativi dei MMG, dei Pediatri di libera scelta, degli specialisti ambulatoriali, dei Medici di Continuità Assistenziale e degli Infermieri.

Chiediamo perciò che i Commissari attivino subito le AFT e le UCCP!

In 11 anni di Commissariamento le Case della salute esistono ancora solo sulla carta, i Consultori Familiari, la Neuropsichiatria Infantile, i Servizi delle Dipendenze patologiche e di Salute Mentale sono fortemente carenti di personale: mancano le ostetriche, il 70% di assistenti sociali, il 75% di psicologi psicoterapeutici con un aumento, tra l’altro, della richiesta di prestazioni negli ultimi 9 mesi pari al 60%.

Gli specialisti ambulatoriali interni, sempre meno in alcune Aziende Sanitarie, operano nei Poliambulatori senza adeguate apparecchiature sanitarie. Eppure la Calabria è la regione con la più alta percentuale (23,8%) di persone con almeno 2 patologie croniche, abbiamo il tasso standardizzato più elevato di persone assistite presso Strutture Psichiatriche (255,1 per 10.000 abitanti contro la media nazionale che è di 155,2) e l’aspettativa di vita in buona salute (52 anni) tra le più basse d’Italia contro i 69 anni della p.a. di Bolzano.

Nella stessa situazione versano i nostri Ospedali con un blocco delle assunzioni, che negli anni ha causato una perdita di 4.000 unità di personale, con apparecchiature medicali, in molti casi, obsolete e nuovi ospedali attesi da oltre 13 anni.

Un capitolo a parte meritano gli infermieri, la cui carenza li sta sottoponendo a turni massacranti, eppure i fondi per le assunzioni ci sono!

Lo stesso Decreto 34 del 19 maggio 2020 prevedeva finanziamenti finalizzati per assumere gli infermieri di famiglia e di comunità!

La situazione epidemiologica del Covid-19 impone a tutti i decisori politici di fare presto e bene, perché superato questo difficile momento i calabresi abbiano una sanità a misura di persona.

È necessario velocizzare la spesa acquistando con gli 86 milioni di euro, stanziati dalla legge 60/19, le apparecchiature sanitarie (TAC/ RMN/ PET/ Mammografi, Angiografi, ecc.), assumendo il relativo personale perché le apparecchiature possano funzionare a pieno regime, anche la domenica, per abbattere le liste d’attesa.

Attuare pienamente il DPGR n°25 del 29 marzo 2020 che prevedeva l’attivazione di 37 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), equipe di medici e infermieri, con il fondamentale compito di tracciamento, di assistenza domiciliare del paziente Covid-19 positivo e altro che le Aziende hanno in parte disatteso pur avendo i finanziamenti finalizzati!

Attivare le AFT e le UCCP sul territorio dando un giusto ruolo, da protagonisti ai MMG, ai Pediatri di libera scelta agli Specialisti ambulatoriali, anche in questo caso ci sono le coperture finanziarie!

Implementare, finalmente, la Telemedicina e potenziare l’assistenza da stazione remota, tenuto conto dei fondi disponibili!

Potenziare la Rete dei Laboratori di Patologia Clinica nei Presidi Ospedalieri di Rossano, Paola, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia, Polistena e Locri al fine di processare il maggior numero di tamponi con l’assunzione del personale sanitario e tecnico: più efficiente è il tracciamento prima saranno isolati i positivi riducendo la probabilità di contagio!

E’ necessario potenziare il servizio di emergenza – urgenza. L’assenza di medici ha messo in crisi un sistema essenziale per la salute dei cittadini: il SUEM 118 ed i Pronto Soccorsi, creando una situazione di disparità inaccettabile nello stesso territorio regionale che mina il diritto alla salute dei cittadini, con postazioni in tutto il territorio regionale che sono state de-medicalizzate.

Attuare il DCA 91 del 18 giugno e 104 del 29 luglio 2020 che disponeva che le Aziende Sanitarie incrementassero i posti letto delle Terapie Intensive di ulteriori 134 e di 136 delle Terapie Semintensive, che attuassero il restyling dei Pronto Soccorsi e l’acquisto delle ambulanze con fondi ad hoc pari a 51 milioni di euro, inoltre venisse assunto il personale medico, infermieristico e delle ambulanze dedicato tenuto conto di 7.688.336,91 milioni di euro finalizzati!

Bisogna rideterminare “i Piani del fabbisogno del personale delle Aziende Sanitarie”, come prevedeva il Decreto Conte n°14 del marzo 2020!!! Perché la Pandemia stava modificando alcuni bisogni di salute riferiti agli operatori sanitari dei Dipartimenti di Prevenzione, dei Laboratori di Patologia Clinica, delle Terapie Intensive e Semintensive dei Servizi di Radiologia!

Inoltre, il Decreto prevedeva l’aumento delle ore degli specialisti ambulatoriali per ridurre le Liste d’attesa e l’incremento delle Cure Domiciliari per diminuire l’accesso dei malati no COVID 19 negli ospedali ricordando che in Calabria risiedono 414.000 ultrasessantacinquenni molti dei quali soli.

Non possiamo lasciare indietro nessuno trasformando i nostri ospedali in fortini inespugnabili da parte dei pazienti no COVID. Ricordiamo che in questi ultimi mesi la mortalità per infarto è triplicata!

Per questo siamo attoniti davanti alla chiusura degli ambulatori che riteniamo un’azione che crea più problemi di quanti ne risolva.

Dobbiamo fare presto! Non si può navigare a vista con conflitti di competenze tra Istituzioni e mancati controlli del Commissario per il “Piano di rientro” nei riguardi delle inadempienze dei Commissari Aziendali che lui stesso ha nominato! In altri termini, chiediamo al Ministro Speranza di cambiare per rafforzare la struttura del Commissario rendendola capace di affrontare l’emergenza impostando quella riforma della sanità che tutti dicono di voler fare.

Chiediamo quindi competenza ma anche conoscenza della situazione calabrese aprendo un dialogo costante con chi lavora nella sanità sul territorio e nei presidi ospedalieri senza dimenticare il diritto di parola che spetta ai cittadini ed ai pazienti.

In questo grave momento è necessario innescare una risposta comune all’emergenza sanitaria partendo da una indispensabile larga unità per attuare le misure proposte e più volte assentite ma ancora non attuate dai decisori politici e amministrativi.

Persone, associazioni e comunità locali esigiamo un nuovo paradigma della salute, insieme alla comunità calabrese vogliamo segnali e servizi immediati perché il Covid-19 non aspetta!

 

Nino Zumpo

Presidente Società Mutuo Soccorso “Cesare Pozzi” Reggio Calabria”.

 

 

 

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