NOTIZIARIO DELL’ISTITUTO PAOLO VI: la strada della felicità – ITALIA CARITAS: la miglior difesa è il servizio – LA CIVILTA’ CATTOLICA:l’inculturazione è l’essenza stessa del Verbo venuto nella carne – IL REGNO:  una Chiesa che cresce – JESUS CARITAS: fare del bene alle anime

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“Percorrere la strada della felicità significa lasciarsi prendere per mano dal Signore Gesù e imparare la gioia dalle sue gioie; capire, nel dialogo con Lui, da quale punto di vista guardare la vita …”. La felicità che Gesù insegna è un percorso lungo il quale ci guida Lui stesso per avvicinarci alla verità e al bene, per insegnarci come fare pace con noi stessi, per scoprire che la vita si realizza quando ci si mette al servizio degli altri…. Per darci gli occhi per vedere i doni che il Padre pone sul nostro cammino…”. Così Paola Bignardi, non dimenticata Presidente nazionale dell’AC introduce il fascicolo n 74 (dicembre 2017) del Notiziario dell’Istituto Paolo VI di Brescia che raccoglie testimonianza e riflessioni sulla grande figura di Papa Montini e sull’eredità luminosa e orientatrice che egli ha lasciato a tutti i credenti e agli uomini di buona volontà. Molto belle, tra le altre, le testimonianze dei vescovi Marcello Semeraro, Giancarlo M. Bregantini e Gualtiero Sigismondi e di Eliana Versace e Salvatore Martinez.

“La miglior difesa è il servizio …”. Sembra una battuta, ma è una verità profonda, e la rilancia in copertina del primo fascicolo del 2018 la rivista ItaliaCaritas, riferendosi in primo luogo al servizio civile (che è il miglior modo di educare i giovani a contribuire alla vita e allo sviluppo del Paese. Un’Italia più giusta, più accogliente, più laboriosa e unita intorno ai valori civili e morali più alti (pace e giustizia) è anche, certamente, un’Italia più sicura e difesa da aggressioni e involuzioni.

La luce di papa Francesco illumina sempre più le coscienze e il cammino dei credenti (cristiani e … non ancora cristiani!). Lo testimonia il fascicolo 4020, gennaio, della Civiltà Cattolica in cui si riportano tra l’altro le conversazioni di papa Francesco con i gesuiti del Myanmar e del Bangladesh. Oltre ad esprimere un approccio sempre positivo, sereno e costruttivo ai problemi degli uomini e della società, visti tutti alla luce dell’amore di Dio, il Papa ha ricordato che “l’inculturazione non è una moda, no, ma l’essenza stessa del Verbo venuto nella carne, che ha assunto la nostra cultura, la nostra lingua, la nostra carne, la nostra vita, ed è morto”.

E certo in sintonia con la testimonianza di papa Bergoglio è la lettera pastorale di mons Bruno Forte pubblicata su Il Regno documenti di dicembre, nella quale il vescovo di Chieti-Vasto parla della speranza che salva: “la speranza di chi crede non è una rassicurazione mondana, una delle tante ideologie che hanno illuso il mondo e determinato l’alienazione dell’uomo, ma è il dono dall’alto: non è qualcosa che diviene in noi, ma è Qualcuno che viene a noi”. Bella anche l’altra lettera pastorale, pure pubblicata integralmente sullo stesso fascicolo della rivista: è di Mariano Crociata, vescovo di Latina, e s’intitola “Una Chiesa che cresce: generare, educare, accompagnare alla vita in Cristo”.

Il fascicolo di gennaio di Jesus Caritas, la piccola ma bellissima rivista trimestrale della Famiglia Charles de Foucauld è dedicato all’amicizia. E tutta la fede, la sapienza, la bontà e l’esperienza dei “piccoli fratelli” vi converge per ricordare che l’amicizia autentica ha il sapore di Gesù e del Vangelo. Fratel Charles, che esorta a “stabilire dei rapporti di amicizia con le persone, con la costante cura di fare del bene alle loro anime, attenti a coloro che si vuole convertire e particolarmente agli infedeli, mischiandosi strettamente a loro e legandosi strettamente d’amicizia con loro…”.

(a.  bert.)

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