Vent’anni dalla morte di don Tonino Bello. Mosaico di Pace, la rivista di Pax Christi che lui avevo fondato, lo ha già ricordato nel numero di aprile-maggio con toccanti parole di riconoscenza e di fedeltà. Ed ora gli dedica tutto intero un numero speciale (supplemento al n 4/5 del 2013,euro 3,5) che vorranno certo avere e conservare tutti quanti hanno amato il vescovo della pace, della giustizia, dell’amore verso tutti e della speranza di una Chiesa sempre più evangelica. Il fascicolo ha per titolo “Venti di don Tonino”.Perchè? Lo spiega Tonio Dell’Olio, per ricordare: “i vent’anni di don Tonino dalla sua Pasqua e quelli che noi auspichiamo in questo numero speciale: i venti nuovi che spazzino via pigrizie e ritardi colpevoli … venti nuovi che vorremmo sentire soffiare sul villaggio globale per spazzare le ingiustizie che don Tonino ci ha insegnato a chiamare per nome …”. Tra le persone che hanno contribuito a questo splendido fascicolo: Alex Zanotelli, Sergio Paronetto, Gino Abbate, Enrico Peyretti, Lorenzo Guadagnucci, suor Giuliana Galli, don Salvatore Leopizzi, Maria Pia Facchini, Guglielmo Minervini, Diego Cipriani, Sergio Magarelli, mons Luigi Bettazzi, Giovanni Mazzillo, Brunetto Salvarani, Giovanni Turbanti, Carlo Bruni, Edoardo Winspeare, Rosa Serrone.
E sul sito della stessa rivista (www.mosaicodipace.it ) Alex Zanotelli firma un commosso ricordo di don AndreaGallo, al quale dedica un articolo anche Tonio dell’Olio. Il sito è molto bello e ricco. Notevole, tra l’altro, un profilo del vescovo di Agrigento Francesco Montenegro: “o con la mafia o con il Vangelo” (pur risalente allo scorso anno).
Il direttore dell’Istituto “Pedro Arrupe” di Palermo, padre Gianfranco Matarazzo affronta su Aggiornamenti sociali (n 5/2013) il tema scottante del rapporto tra politica e giustizia, tra l’operato dei giudici e quello dei politici. L’impressione, anzi la diffusa convinzione, è che vi siano certamente equivoci e comportamenti scorretti tra i politici; ma che anche ci sia “un funzionamento gravemente insoddisfacente dell’amministrazione della giustizia”. Attraverso un’analisi molto obbiettiva ed equilibrata il direttore dell’Istituto che si occupa di formazione politica nel capoluogo siciliano spiega come il problema della giustizia, della sua dignità, libertà e “superiorità” rispetto alle contese di parte, sia essenziale e decisivo per la rinascita del Paese. Lo stesso fascicolo della rivista dedica un articolo di padre Bartolomeo Sorge alla grande testimonianza (non abbastanza ricordata) di padre Pino Puglisi, proclamato beato a vent’anni dal suo assassinio.
Ancora il ricordo di un sacerdote straordinario (e poco conosciuto), deceduto a Firenze a fine marzo: don Renzo Rossi. Lo ricorda (e ricorda il comune cammino e impegno di carità “con gli ultimi” vissuto in Brasile negli scorsi decenni, nientemeno che Frei Betto, con un articolo pubblicato su Koinonia di maggio. Oltre al ricordo di Frei Betto la rivista pubblica l’omelia del cardinale Piovanelli ai funerali di don Renzo, il ricordo di padre Alberto B. Simoni ed altre testimonianze.
Un’inchiesta di Vittoria Prisciandaro e Iacopo Scaramuzzi su “i cattolici alla sfida della terza repubblica” apre il fascicolo di giugno della rivista Jesus. Tra gli altri articoli un articolo di Alberto Laggia sul nuovo stile di papa Francesco che esorta con l’esempio i vescovi ad essere più pastori e meno funzionari. Anche Giovanni Nicolini, sacerdote bolognese impegnato nella Caritas e a sostegno di tutte le povertà, spiega che “l’arte pastorale di papa Francesco sembra quella di promuovere grandi passi attraverso eventi apparentemente molto semplici. E Maria Cristina Bartolomei sottolinea che “l’anno della fede” dovrà (o dovrebbe) essere soprattutto “l’anno della purificazione della fede”.
(a.bert)