L’appello accorato di Bonanni (Todi 2). Il parere di Rosati

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Il “Corriere della Sera” del 23 ottobre dà conto dell’appello che Raffaele Bonanni, leader della Cisl, ha lanciato nel concludere  Todi 2: “un appello per far partire una nuova ricostruzione italiana, come quella voluta nel dopoguerra da Alcide De Gasperi, Enrico Mattei, Achille Grandi”. Non un partito, ma per ora “un vero e proprio Manifesto-decalogo delle cose da fare”. “A illustrarlo – scrive il Corriere – è stato Andrea Olivero, presidente delle Acli: una nuova legge elettorale con l’espressione delle preferenze, una profonda riforma delle istituzioni e dello Stato, taglio dei costi della politica, con un patto per il lavoro e per un fisco più equo per famiglie e imprese” (Todi 2, cattolici pronti a lanciare una lista per sostenere Monti). Su “l’Unità” del 22 ottobre Domenico Rosati aveva scritto: “I nostalgici dell’unità politica, rinverdita sotto il consolato del card. Ruini, portano il  mondo dei credenti a patire il ‘complesso della riserva indiana’. Dal quale non ci si affranca se il metro di valutazione resta quello del potere e non quello dell’influenza culturale, e della persuasione sociale”. Assumere la fede “non come un gruzzolo da nascondere, ma come un talento da trafficare” (Todi 2, meglio senza partitino).

 

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