LA CIVILTA’ CATTOLICA: l’Atlante storico del Concilio Vaticano II – IL GALLO: in memoria di don Michele Do – IL MULINO: che fine farà il Sud? – ADISTA: Un pontificato ambiguo o equilibrato? – LAVIALIBERA: volti, storie, memorie per guardare al futuro con più fiducia.

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Viene pubblicato contemporaneamente in inglese, spagnolo, tedesco, polacco oltre che, naturalmente, in italiano. E si prospetta la traduzione in russo e forse in cinese…. È l’“Atlante storico del Concilio Vaticano II”, diretto da Alberto Melloni, curato da F. Buozzi e E. Galavotti, ed Jaca Book. Ne parla La Civiltà Cattolica (n. 3978) in una bella presentazione-recensione del gesuita Giancarlo Pani, nella quale si legge tutta l’attualità del Concilio e l’importanza di essergli fedeli e intelligenti realizzatori. A cinquant’anni dalla sua conclusione il Vaticano II è tuttora non solo attualissimo, ma costituisce forse la principale sorgente e forza di rinnovamento della fede, della vita cristiana e del dialogo tra credenti e uomini che cercano la verità. Dall’“Atlante” emergono, spiega padre Pani, non solo i contenuti teologici e pastorali del Concilio, ma anche notizie, episodi, dettagli, impressioni che rendono il Concilio sempre più comprensibile e vivo…

Tra le molte, belle riflessioni che Il Gallo di marzo ospita e offre ai suoi lettori quella di Giannino Piana, pronunciata lo scorso novembre in un Convegno in memoria di don Michele Do, maestro di fede e di sapienza per quanti lo conobbero. La riflessione ha per sfondo il tema delle beatitudini e della vita cristiana sospesa tra il “già” e il “non ancora”. Don Michele, ricorda Piana, si chiedeva quale fosse il cuore del messaggio evangelico, e rispondeva “è la proposta di una vita che ha in sé qualcosa dell’assoluto di Dio … il centro dell’evangelo è questa proposta dell’eterna vita di Dio” che è possibile attingere e partecipare … questa è la lieta notizia del Vangelo.

Il primo numero de Il Mulino 2016 (con il quale la rivista, rinnovata, entra nel suo sessantesimo anno di vita) è in larga parte dedicato a porre (e ad accennare possibili risposte) la domanda: “Che fine farà il Sud?”. Da segnalare, tra l’altro, anche l’articolata analisi di Paolo Onofri sullo stato della nostra economia e l’analisi di Enzo Cheli sulla riforma costituzionale in discussione con le sue luci e ombre: “a scelte positive, di cui si avvertiva il bisogno, si accompagnano soluzioni opinabili”.

Tra i numerosi interventi ospitati come di consueto sul fascicolo arancione denominato “Segni nuovi”, l’agenzia Adista (n 11/2016) pubblica tra l’altro una bella lettera-messaggio del brasiliano teologo della liberazione Marcelo Barros in solidarietà ai quattro preti bergamaschi che, in solidarietà coi migranti hanno deciso di passare la Quaresima in tenda sul sagrato della chiesa di Ambivere. Interessante anche la riflessione di uno studente di teologia, Antonio Ballarò, sul pontificato di Papa Francesco. Il titolo (“Un pontificato ambiguo o equilibrato?”) potrebbe trarre in inganno a far pensare ad una critica, attribuendo all’aggettivo “equilibrato” un senso non del tutto positivo … E invece si tratta di una riflessione pacata e acuta, certo condivisibile dai credenti che si sentono lieti e solidali con questo pontificato e ne condividono il prudente coraggio.

Pur nel suo carattere più fondato sulle parole d’ordine e sull’impatto visivo che non sulle ampie ed articolate riflessioni, il periodico Lavialibera espresso dall’associazione Libera, coraggiosamente impegnata contro le mafie, merita di essere non solo guardato, ma anche letto con attenzione e diffuso perché esprime uno sforzo di partecipazione e di responsabilità su temi tanto difficili e pericolosi. Soprattutto, anche su questo fascicolo del marzo 2016 ci sono volti e storie e memorie che aiutano a guardare i futuro con più fiducia; e soprattutto invitano all’impegno. Per chiedere copie, sostenere ed abbonarsi rivolgersi a Libera, Via IV Novembre 98 – 00187 Roma

(a.  bert.)

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