LA CIVILTA’ CATTOLICA: i problemi della presidenza UE italiana – MONDO E MISSIONE: le responsabilità che attendono l’Europa – VIA SOMASCA “profumo di donna”- OREUNDICI: “Promettete di non scoraggiarvi?” IL REGNO-documenti: “come sogni la Chiesa di domani?”

| 2 Comments

Quali problemi si troverà dinnanzi la “presidenza italiana” dell’unione Europea, che a Renzi tocca per calendario prestabilito ma che diviene importante ragione di speranza dopo l’esito elettorale? Ne parla ampiamente su La Civiltà Cattolica (n 3933) padre Luciano Larivera in un articolo particolarmente interessante perché scritto prima di conoscere l’esito delle urne. Ci saranno temi generali, dalla sussidiarietà alla proporzionalità, ma ci saranno anche nei prossimi mesi nomine delicate come l’Alto Rappresentante della politica estera e di sicurezza, il Presidente permanente del Consiglio, quello dell’Europarlamento e quello dell’Eurogruppo. Ci saranno i temi della sicurezza (!) e soprattutto le misure per sostenere l’unione economica e monetaria di fronte alle crisi serpeggianti dall’Irlanda al Mediterraneo. Sono questioni importantissime per chi guarda al futuro: infatti “è l’UE che mantiene la tregua in Bosnia-Erzegovina-Kosovo; ci sono i nazionalismi che rinascono, servono riforme strutturali profonde, è urgente contrastare le diffuse forme di povertà e di esclusione sociale e affrontare grandi riforme istituzionali (inefficienza di enti pubblici, eccessivi debiti statali, corruzione, evasione, mafie…).

E la rivista Mondo e Missione (dei missionari del Pime) nell’editoriale di maggio ricorda anch’essa le grandi responsabilità che attendono l’Europa sul fronte della pace, immigrazione, sviluppo sostenibile, equità di commerci, a cominciare dagli accordi di partenariato economico. Solo grande speranza e grande e lucida determinazione potrebbero (potranno?) portare il mondo verso un futuro meno ingiusto e pericoloso.
Titola quasi provocatoriamente “profumo di donna”, in copertina, il fascicolo di marzo del trimestrale Vita somasca, che dedica molte pagine alla trasformazione della coscienza (e dunque anche dell’educazione) femminile. I genitori, scrive Deborah Ciotti, devono accorgersi per tempo come e quanto i loro figli (e figlie!) sono cambiati e stanno cambiando. Del resto già a chiusura del Concilio Paolo VI si era rivolto alle donne con un ampio appello davvero particolare, riportato per intero sulla rivista, in cui si dice tra l’altro: “…Viene l’ora, l’ora è venuta in cui la vocazione della donna si completa in pienezza, l’ora in cui la donna acquista nella società un’influenza, un irradiamento, un potere finora mai raggiunto…Voi siete presenti al mistero della vita che comincia. Voi consolate nel distacco della morte…riconciliate gli uomini con la vita…trattenete la mano dell’uomo che in un momento di follia tentasse di distruggere la civiltà umana…Donne di tutto l’universo, cristiane o non credenti, a cui è affidata la vita in questo momento così grave della storia, spetta a voi salvare la pace nel mondo!”.
Trentatre anni fa Arturo Paoli, rispondendo alla richiesta di Alex Zanotelli, cominciava la collaborazione a Nigrizia, che durerà 12 anni. Ora, sul fascicolo di maggio 2014, Oreundici (il mensile dell’omonima associazione animata da Mario De Maio, sacerdote e psicanalista da sempre legatissimo a Paoli) viene ripubblicato il primo articolo che il piccolo fratello scrisse dall’America latina per Nigrizia. E se ne scopre facilmente l’attualità, basta leggere il titolo (Promettete di non scoraggiarvi?) e il sottotitolo (la tentazione di perdere la speranza). L’articolo parla di San Paolo, città con 30 milioni di abitanti, per lo più poverissimi, dove ogni giorno arrivano altri poveri, disperati e senza prospettive se non di miseria. Qui Arturo Paoli sente il cardinale Arns (una delle stelle più luminose del postconcilio) che alla fine della messa, davanti a una folla grandissima e poverissima chiede per tre volte: “Promettete a Gesù di non scoraggiarvi?…Credete che colui che vi ha convocato qui oggi non per darvi pane e lavoro, ma per darvi dignità e responsabilità e per farvi sentire membri a tutti gli effetti di una grande famiglia, vincerà sulla morte per la forza della sua resurrezione?”…. non scoraggiatevi se la polizia vi carica, se i politici ricorrono a tutti i mezzi per imbavagliare la bocca dei pastori …”.
E una recente lettera del vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, intitolata “come sogni la Chiesa di domani?”, e pubblicata su Il Regno documenti n 9/2014 evoca un simile spirito profetico. Il vescovo (che fu vicino al cardinale Martini) confessa, fin dalle prime righe, di aver scritto la “pastorale” in uno stato di grande emozione suscitata anche dall’elezione e dallo “stile” di Papa Francesco. Il testo, ampio, a mio avviso merita assolutamente di esser letto e meditato con calma da chiunque abbia vera speranza di una Chiesa rinnovata e capace di futuro.

(a. bert.)

2 Comments

  1. grazie ottima questa rubrica. Non si potrebbe ampliarla un po’? magari con un “continua…”

    • Grazie. Cercheremo di fare di più. Nel frattempo terremo aggiornata la rubrica settimana dopo settimana dando segnalazione del più ampio numero di riviste del nostro mondo. Continui a seguirci.
      Un saluto dalla redazione

Lascia un commento

Required fields are marked *.