IL COVID-19, LO STATO D’ECCEZIONE E LE PROVOCAZIONI DI GIORGIO AGAMBEN

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“Com’è potuto avvenire che un intero paese sia senza accorgersene eticamente e politicamente crollato di fronte a una malattia?”. Interrogativo provocatorio, questo, del filosofo Giorgio Agamben (“Una domanda“) pubblicato oggi sul sito della comunità di Bose). Già Agamben aveva scritto sul Manifesto a fine febbraio un articolo molto provocatorio (“Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata”), cui rispose Giacomo Grasso su Minima&Moralia (“Agamben, il coronavirus e lo stato di eccezione”). Seguirono, tra gli altri, interventi di Giovanni Pizza, “Agamben, il Coronavirus e lo stato di eccezione” (treccani.it), e, sul Manifesto, di Antonio Floridia, Donatella Di Cesare e Ida Dominijanni. Invece, Andrea Grillo e il prof. Juan Silvestre dialogano sullo ‘stato di eccezione liturgica’ (come se non). Andrea Grillo aveva scritto giorni fa l’articolo “Diritto di opporsi, dovere di sottoporsi e pura grazia: il dibattito sulla liturgia sospesa”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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