Il cattolicesimo di Mario Monti (e un’interpretazione di Agostino Giovagnoli)

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Mentre, sull’entrata in campo della Lista Monti, proseguono gli aggiornamenti sui giudizi più o meno cauti che provengono dai vescovi (“Il Vaticano ai partiti: salvate lo Stato sociale”, Corriere della Sera, 5 gennaio) o dalla stampa cattolica ufficiale (“Guarderemo bene programmi e liste, il premier ha la stima della Chiesa”, intervista a Marco Tarquinio, sempre sul Corriere), Paolo Rodari pubblica su il Foglio un lungo servizio sulla natura del cattolicesimo di Mario Monti (“Montididio”), interpellando Luca Diotallevi, Franco Monaco, Cesare Cavalleri, Mario Marazziti ed altri, e Agostino Giovagnoli, su Repubblica, scrive che l’attenzione cattolica per l’iniziativa politica di Monti non sarebbe “a difesa di interessi specifici, ma per offrire un contributo, ispirato ai propri valori, allo sforzo comune di far uscire l’Italia dalla crisi” (“L’ombra di una nuova Dc”).

 

 

 

 

 

 

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