I cattolici non hanno bisogno di un nuovo marchio

| 0 comments

Questo articolo è uscito il 24 novembre sul quotidiano “Europa”: ne riportamo i primi due capoversi e diamo il link per la lettura integrale

Con spirito amico ma, insieme, francamente critico, su queste pagine, mi ero rivolto al presidente nazionale delle Acli Olivero. Alcuni circoli Acli mi hanno invitato a incontri pubblici nei quali dare seguito a una discussione che evidentemente li attraversa. Richiamo sinteticamente i miei rilievi. In primo luogo, la contraddizione tra una iniziativa politico-elettorale e la cura per l’autonomia statutaria di associazioni di ispirazione cristiana quali le Acli e la Cisl che sono state e sono laboratorio di pluralismo politico.

In secondo luogo, il vistoso contrasto tra la sensibilità e la cultura proprie del cattolicesimo sociale e l’indole liberista di personalità quali Montezemolo con la sua Italia Futura. Terzo: l’enfasi cattolica sui cosiddetti principi non negoziabili e un connubio con forze e culture, la cui indole liberale conduce semmai a soluzioni legislative non esattamente in linea con tali attese. (leggi l’articolo per intero: I cattolici non hanno bisogno di un nuovo marchio)

 

Lascia un commento

Required fields are marked *.