Due opposti giudizi sul Pd di Bersani e il suo tentativo

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Piero Ignazi e Elisabetta Gualmini sono entrambi docenti di scienza politica all’Università di Bologna. Entrambi sono di area democratica. L’uno fa parte del gruppo de Il Mulino, l’altra preside l’Istituto Cattaneo, che sono due importanti centri studi bolognesi e di rilievo nazionale. Epperò… Piero Ignazi, su Repubblica (“La crisi di nervi che scuote il Pd”), lamenta la disunione del Pd e la mancanza di un sostegno effettivo a Bersani, e ciò proprio quando servirebbe il massimo di unità interna: “A Bersani manca quello che sorregge Berlusconi: un partito unito, disposto a seguirlo sino in fondo”. E conclude: “O il Pd comprende che verrà giudicato dal suo elettorato sulla capacità di reggere sulle proprie posizioni e di non cederee al ricatto del Signore di Arcore, oppure le sue spoglie saranno spartite tra grillino e altri che verranno”. Viceversa, Elisabetta Gualmini su La Stampa (“Un partito a rischio implosione”) parla di “accanimento terapeutico di Bersani”, il quale, “mettendo un menù a la carte a disposizione di qualsiasi interlocutore, sta portando dritto all’implosione dei democratici”; e parla di una strategia bersaniana di “totale chiusura all’interno”.  

 

 

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