Concilio: il balzo in avanti mancato

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Daniele Menozzi, docente di Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e autore di numerosi saggi sul rapporto tra cattolicesimo e società contemporanea, offre “alcune ipotesi interpretative” sulla valenza del concilio Vaticano II. Menozzi parla di un eccesso di “ambivalenza” nei testi conciliari e di un “mancato balzo in avanti”, causato, soprattutto, dalla scelta di Paolo VI di tenere in campo anche le ragioni della minoranza dei padri conciliari. Il testo  appare come intervento conclusivo di un dossier pubblicato sul n. 32 di Adista Notizie (“Concilio e anticoncilio”; vedi nelle Segnalazioni di questo portale).

Qualche giorno fa  “il manifesto” ha pubblicato un’analisi critica della ricezione conciliare, firmata da Nino Lisi (Il concilio Vaticano II mezzo secolo dopo).

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