Cittadinanza ai figli degli immigrati. Una nuova legge è necessaria

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“Pacata, autorevole, ferma nella capacità di non accettare provocazioni e dotata di grande  lucidità nel cogliere e valorizzare le espressioni positive di crescita e sempre orientate a costruire il futuro (…). Il suo pensiero è sempre stato orientato a  un impegno politico trasversale, a costruire ponti e reti …”. Così Teresa Marzocchi, assessore dell’Emilia-Romagna per le Politiche sociali ( “Kyenge, la nostra ministra dell’interazione”). Non è ancora chiaro quale sia la proposta. Appare ragionevole che si tratti di uno ius soli a determinate condizioni (come chiede Scelta civica). Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, scrive “Le inutili forzature” (ma ci sono davvero state?). La Stampa pubblica un colloquio di Andrea Malaguti con Livia Turco: “Kyenge, pasionaria dello ius soli. Così la Turco l’ha portata a Letta”.

 

 

 

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