“Cattolici, con chi ricostruire l’Italia?”: un intervento di Alfredo Reichlin

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Alfredo Reichlin, già tra i massimi dirigenti del Pci e ancora attivamente impegnato a “pensare” la politica e il futuro, ha scritto un interessante articolo su “l’Unità” del 22 novembre (Cattolici, con chi ricostruire l’Italia…). “Penso – scrive – che i processi e gli spostamenti che si stanno verificando nel mondo cattolico e tra le file dei cosiddetti «moderati» vanno presi molto sul serio”. Il discorso del ministro Riccardi al meeting di «Italia futura» lo ha colpito per “la passione che lo animava” e per “il tema politico centrale che egli ha posto agiustificazione di un nuovo raggruppamento delle forze”, cioè “ la ricostruzione dell’Italia”.  A questo livello alto il Pd deve confrontarsi con Riccardi e gli altri, dice Reichlin. Ma bisogna andare  oltre l’agenda Monti. E qui sta l’obiezione che Reichlin fa a Riccardi: “L’agenda Monti dà la colpa ai sindacati, invoca più mercato, e non dice che le imprese non innovano perché i soldi hanno preferito farli tagliando i salari e rinunciando all’innovazione”. “Lo prego – scrive – di tener presente che c’è anche un’altra agenda (l’agenda Bersani) che vuole ricostruire l’Italia ma pensa che per farlo bisogna ripartire dal mondo del lavoro e della creatività Lmana, non dalle logiche finanziarie. È tempo di dare un posto anche agli ultimi nella nuova Italia”. “L’Europa  – conclude Reichlin – ha bisogno di un nuovo compromesso tra capitale e lavoro, diverso nei contenuti ma della stessa portata di quello che portò alla costruzione dello Stato sociale. Questo dovrebbe avere al suo centro un nuovo modello economico fondato sulla redistribuzione del reddito, la compatibilità ambientale, e gli investimenti sulla scuola e l’innovazione”.

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