CARITA’ DI PATRIA

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di Giampiero Forcesi

A partire dal 15 marzo la rassegna stampa on line della Camera dei deputati non è più accessibile. Ho telefonato all’ufficio comunicazioni della Camera per sapere come mai. Mi ha risposto un funzionario che sembrava molto mortificato. Ha accennato a una richiesta venuta in questo senso da parte dell’Autorità che garantisce i diritti degli autori… Ho chiesto se c’era qualche possibilità che questa decisione venisse rivista, ma il funzionario mi ha detto che no, ormai era stato deciso così. Ha aggiunto che era dispiaciuto perché in effetti la rassegna era molto utilizzata da tanti diversi soggetti… Da ora in poi, invece,è riservata solo ai giornalisti parlamentari.

Lo racconto perché la rassegna stampa on line della Camera è stata, fin qui, la risorsa di gran lunga principale per la selezione degli articoli, soprattutto di taglio politico, che facciamo quasi quotidianamente per il nostro portale. D’ora in poi sarà molto più difficile realizzare questo piccolo servizio. Debbo dire che la cosa certo mi dispiace, e mi verrebbe da aggiungere che tanto più mi dispiace in questi giorni nei quali la situazione politica del paese è così delicata e preoccupante.Ma, a essere sinceri, non è che poi avessi, parlo per me, tanto entusiasmo a leggere sui giornali la cronaca politica di questi giorni. Penso a Crozza che in tv ha detto che prova nostalgia per il comignolo sul tetto dell’abitazione del papa: per due o tre giorni sui giornali e in tv quel comignolo lo abbiamo guardato con interesse vivo, con un certo coinvolgimento. Poi, gioco forza, è tornata in primo piano la politica. Questa politica. Crozza s’è detto scoraggiato, e non mi sembrava che facesse solo dell’ironia. Anche a me sembra che sia decisamente più difficile provare interesse e coinvolgimento per la vicenda politica di questi giorni. Anche un discorso di una certa tensione ed emozione, di contenuti di per sé molto apprezzabili, come quello della neoeletta presidente della Camera, Laura Boldrini, mi pare un atto, al di là delle buone intenzioni, opaco, scollegato da un percorso comprensibile della vicenda politica che si sta svolgendo tra parlamento e sedi dei partiti. Un discorso sprecato. Che significato ha, da parte del Pd, mettere in campo due persone credibili come la Boldrini e Grasso, senza avere una possibilità d’accordo con il movimento cinquestelle? Non serve solo a bruciare qualsiasi altra possibile via d’uscita dall’impasse per la formazione di un governo? E, se si andrà di qui a poco a nuove elezioni, sarà stata – quella di queste due candidature – una mossa che aumenta il prestigio del Pd? Quando ho visto, in campagna elettorale, Bersani tirar fuori i nomi della Boldrini e di Grasso ho pensato che sarebbe stata una buona cosa averli in parlamento, l’una nella commissione che si occupa di relazioni internazionali e di immigrazione, l’altro nella commissione che si occupa di mafie. Ma non sono, invece, sprecati, anzi fuori posto e persino inadatti, a presiedere le camere?

Dunque, quanto a me, per la “nostra rassegna” sul portale, continuerò a fare la selezione degli articoli su papa Francesco, e pazienza per la politica e per il governo. Salvo poi, chissà, ripensarci, e magari accorgermi di avere sbagliato (me lo auguro). Ma, per ora, preferisco davvero lasciare spazio alle novità belle della chiesa. Poche ora fa, parlando ai giornalisti, di nuovo a braccio come con i cardinali l’altro ieri, papa Bergoglio ha raccontato di come ha scelto il nome Francesco, e poi s’è fermato un momento, ha sospirato, e ha esclamato: “Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!”. Lo Spirito santo, dunque, ha davvero soffiato sulla Sistina. O, come direbbe Enzo Bianchi, la maggioranza dei cardinali ha voluto e saputo accogliere la voce dello Spirito. In politica, dove lo Spirito santo non opera o opera altrimenti, spero che prima o poi ci assista almeno un po’ di carità di patria.

 

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