JESUS: può forse tardare primavera? – IL GALLO: per un’etica del possibile – NOTIZIARIO DELL’ISTITUTO PAOLO VI: “Pensiero su Dio” – IL FOGLIO: una profonda opzione anti-evangelica – MOSAICO DI PACE: “l’abbraccio”

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“Può forse tardare la primavera?”. La domanda non è ovvia, anzi è molto coraggiosa. Sta in copertina e riassume tutto il senso, lo spirito e la speranza che animano il fascicolo di settembre (n 9/2019) della bella e coraggiosa rivista Jesus. L’editoriale, di Gabriella Caramore, sottolinea la grave crisi (drammi, sofferenze e cattiverie …) che attraversa il mondo ed esorta: “forse anche noi oggi dovremmo provare a ridestarci dai frivoli sortilegi che ottundono le nostre vite, e che non ci aiutano a salvare noi e il nostro prossimo da ciò che distrugge, come un fuoco che avvampa, l’attenzione al prossimo, la cura delle esistenze, la giustizia tra gli umani e la bellezza della nostra terra”. E tutto il bellissimo fascicolo parla delle pensioni e speranze che attraversano il mondo. Tra gli autori del bellissimo fascicolo Brunetto Salvarani, Raniero La Valle, Laura Badaracchi, Iacopo Scaramuzzi, Luigino Bruni, Piero Pisarra, Enzo Bianchi, Alberto Guasco

Carlo Molari continua sul n 7 (luglio-agosto 2019) de Il Gallo la sua riflessione sulla spiritualità cristiana mentre Ugo Basso si sofferma su un’etica del possibile. Numerosi altri interventi, molto legati all’esperienza e alla speranza cristiana, arricchiscono il “quaderno” della rivista (giunta al fascicolo numero 802!). Molto interessante anche il dossier sull’immigrazione: questione del nostro tempo, che offre i testi di un incontro-convegno organizzato a giugno dalla rivista. Un convegno dal quale è emersa nitida la consapevolezza che, di fronte al dramma dei migranti, siamo chiamati tutti a fare un severo esame di coscienza che può e deve concludersi con il proposito di assumere atteggiamenti più costruttivi e generosi. Non a caso una ventina di organismi cattolici (dall’ACI alle ACLI, dalla FUCI a Pax Christi, al Movimento dei Focolari) hanno espresso nei mesi scorsi un coraggioso documento che offre un aiuto a quanti lavorano per l’accoglienza per “proteggere la dignità, i diritti e la libertà di chi emigra”.

Il Notiziario dell’Istituto Paolo VI (promosso dall’opera per l’educazione cristiana di Brescia) è in realtà una vera rivista che offre testi inediti e rari nonché riflessioni approfondite sulla testimonianza che Paolo VI ci ha lasciato e che tuttora illumina la vita e la coscienza dei credenti. Così il n 73 del Notiziario offre come di consueto testi del Pontefice accanto a saggi di studiosi che approfondiscono il suo insegnamento ed esempio. In particolare si approfondisce la Populorum progressio e il magistero sulla giustizia e la pace. Tra gli autori il cardinale Parolin, Giorgio Campanini, Angelo Vincenzo Zani. Molto bello l’inedito “Pensiero su Dio” di G.B. Montini, assai ben commentato dal gesuita Nicols Steeves che mette in luce la “fede moderna” di Papa Montini, segnata dalla cosiddetta “svolta antropologica”.

Un’acuta, approfondita e documentata denuncia della profonda opzione anti-evangelica che segna il pensiero diffuso e il comportamento della Lega: la offre l’intervento di Aldo Bodrato in apertura del n. 463 de Il foglio (il bellissimo mensile di un qualificato gruppo di cristiani torinesi). Attraverso un’analisi di testi del mondo leghista e dei suoi capi (fedeli del Dio Po …) Bodrato, e in un altro articolo Enrico Peyretti, mettono in luce la profonda e strumentale polemica antireligiosa e antievangelica di Matteo Salvini e di altri leaders leghisti.

Mosaico di pace è la bella rivista promossa da Pax Christi e fondata dall’indimenticabile don Tonino Bello; e ora diretta, assai bene, da Alex Zanotelli. Il fascicolo di luglio porta in copertina l’abbraccio fra Papa Francesco e l’Imam Aham Al-Tayyeb ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019. Parla anche della Mediterranea Saving Humans, la nave che salva i migranti nel Mediterraneo; e offre un bellissimo dossier curato da Tonio Dell’Olio sulle nuove strade di fratellanza, a partire dal documento firmato da Papa Francesco insieme al grande Imam di al-Azhar lo scorso febbraio. E tutto il fascicolo, non a caso intitolato “l’abbraccio” aiuta a capire e sperare le grandi prospettive di dialogo e di pace che si aprono quando le grandi religioni s’incontrano nell’amore e nella speranza. Come sta avvenendo in questa stagione …

(a.bert.)

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