Il card. Bagnasco ha detto la sua: Prolusione al Consiglio permanente della Cei. Mariastella Iervasi, “I vescovi: i figli non sono un diritto” (Unità). Scrive Massimo Faggioli sull’Huffington post: “La fine del ruinismo coincide con la fine del prodismo” (cioè: è flebile oggi la voce dei cattolici adulti). Sul Manifesto un commento di Alessandro Santagata (“La Cei: i figli non sono un diritto”) e uno di Bia Sarasini (“Lo slalom del cardinale”). Assai diversa da quella della Cei è la posizione dei protestanti: Claudio Geymonat, “I diritti non sono privilegi” (Riforma). Un’analisi di Andrea Grillo: “Diritti dei soggetti e tradizione ecclesiale”. Sul piano politico Goffredo de Marchis racconta de “Il Pd spaccato dai paletti cattolici” (Repubblica); Stefano Folli, su Repubblica, scrive sfiduciato su “Il compromesso impossibile”, ma Emma Fattorini dice: “Passaggio delicato ma valorizziamo ciò che unisce” (Unità). Maurizio Crippa sul Foglio scrive su “La fede disintermediata e pop di Renzi alla prova del Family Day”. Il comunicato stampa del Meic: “Unioni civili: sì, ma niente confusione col matrimonio. e prima di tutto tuteliamo i bambini“.