SERVITIUM: Redimere e salvare – ITALIA CARITAS: la situazione in Medioriente – JESUS: “Cinque anni sulla sedia più scomoda” – IL SEGNO il Sinodo diocesano di Milano -E’ AFRICA: i problemi e le speranze dell’Africa.

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Redimere e salvare sono due verbi della lingua italiana che portano in sé significati accumulati nel corso di una lunga storia. E che, al di là della loro profondità storica e semantica noi continuiamo ad utilizzare nel momento in cui si tratta di esprimere l’esperienza del dolore, del bisogno, della fatica, del desiderio … Ed è per questo che il fascicolo 235 (gennaio-febbraio 2018) di Servitium (quaderni di ricerca spirituale con sede a Sotto il Monte) offre numerosi e preziosi articoli e riflessioni che toccano non solo la storia della Chiesa (e dell’umanità) ma anche le vicende personali di ogni uomo e ogni donna. Tra gli autori del fascicolo Claudio Belloni, Maria Cristina Bartolomei, Elisabetta Mauroni, Salvatore Natoli,Sergio Labate, Emanuela Lucchi.

Alla situazione in Medioriente e specialmente in Siria (dove una pace apparente nasconde una tensione altissima e una grande sofferenza per gli abitanti) è dedicata la copertina e un ampio servizio di Chiara Bottazzi su ItaliaCaritas (n 1-2018), il bellissimo mensile della Caritas italiana che offre, anche, informazioni e approfondimenti molto accurati e interessanti sulle tensioni, crisi e speranze che attraversano molti Paesi, specialmente nel terzo mondo. Tutti problemi che non possono non interrogare le nostre coscienze. E a ciò si aggiungono le riflessioni offerte negli editoriali e rubriche di Francesco Soddu, Francesco Montenegro, Benedetta Rossi, Domenico Rosati, Alberto Bobbio.

“Cinque anni sulla sedia più scomoda” titola Jesus il fascicolo di marzo, che si apre con le riflessioni di Gabriella Caramore, Antonio Rizzolo e Giovanni Ferrò, ed è dedicato ai primi cinque anni del pontificato di papa Francesco. Con grande sensibilità e chiarezza ne analizzano gli emozionanti segni di novità e di verità evangelica Enzo Bianchi, Antonio Spadaro, Gigi Accattoli, Vittoria Prisciandaro, Marinella Perroni e Brunetto Salvarani, Giacomo Canobbio, Serena Noceti. È una lettura bella e incoraggiante; così come è molto toccante anche il ricordo di Aldo Moro “uno statista cristiano”, scritto da Alberto Guasco, e l’”elogio della mitezza” scritto da Gianfranco Ravasi!

Il Segno della diocesi di Milano è il mensile della chiesa ambrosiana e certo risalta non solo per la bella veste grafica ma anche per la varietà e vivacità dei temi trattati. Così il numero di febbraio si apre con un intervento dell’arcivescovo Delpini che presenta il Sinodo diocesano da lui convocato mettendo in luce che si tratta di una diocesi “multietnica” e che il Sinodo non sarà “… un insieme di riunioni per concludere con un documento che accontenti un po’ tutti. È invece un modo di vivere il nostro pellegrinaggio con la responsabilità di prendere la direzione suggerita dallo Spirito …”. E il documento preparatorio al sinodo viene illustrato dal vicedirettore laico de Il Segno, Pino Nardi. E nelle pagine successive ci si augura apertamente che Paolo VI venga proclamato santo al più presto, forse già in autunno.

E’ Africa è il bimestrale d’informazione che il Cuamm (l’Associazione dei Medici con l’Africa) realizza per dar conto delle proprie iniziative e soprattutto per sollecitare un’attenzione verso i problemi di quel continente e la necessità di affrontarli. Sul numero di febbraio vengono riportati tra l’altro gli interventi che Paolo Gentiloni, Romano Prodi, Mario Draghi e l’arcivescovo di Milano Delpini hanno svolto nel recente meeting che il Cuamm ha tenuto ad Assago per far conoscere a tutte le persone di buona volontà i problemi e le speranze dell’Africa.

(a.  bert.)

 

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