SEGNO NEL MONDO: immigrati: è invasione? – IL REGNO: il “caso Renzi” – ADISTA il referendum non si trasformi in uno scontro interno alla sinistra – CERCASIUNFINE la misericordia politica – AGGIORNAMENTI SOCIALI: se la corruzione è de-generazione

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Interessante e vivace, il mensile Segno nel mondo, che viene inviato a tutti i soci adulti di Azione Cattolica affronta sul numero di maggio vari argomenti di attualità tra cui quello dei rifugiati richiedenti asilo; ed esprime posizioni molto sagge, ricordando che è molto improprio qui oggi parlare di invasione, che gli italiani all’estero sono stati e sono molti, con storie spesso sorprendenti e positive; e tuttora … siamo popolo con la valigia in mano … e bisogna costruire ponti e non barriere … e serve misericordia e felicità per plasmare il mondo. Inoltre la rivista annuncia che dal prossimo numero il mensile verrà inviata in versione cartacea solo ai soci over60 e agli abbonati esterni, mentre sarà disponibile la versione digitale: iniziativa coraggiosa e innovativa che potrà favorire, soprattutto per le fasce più giovani, la tempestività, il dialogo.

Come ormai sappiamo, Il Regno ha ripreso con coraggio e decisione la sua pubblicazione quindicinale cartacea, affrontando i temi di attualità della vita culturale e civile ed ecclesiale. Oltre ad un bel saggio di Gianfranco Brunelli sul pontificato di Francesco, ha tante notizie e riflessioni. Sul n 4 (Attualità), ad esempio si parla del “caso Renzi”, dell’importanza di creare un dialogo non episodico tra le comunità islamiche presenti nel nostro paese e le istituzioni di governo locale e nazionale. Tra i numerosi articoli con riflessioni e notizie merita di esser segnalato anche uno studio intorno a un tema assai delicato come le conseguenze del suicidio di una persona per i sopravvissuti (familiari, amici): il dramma spesso immotivato dei sensi di colpa, la custodia di una memoria che non neghi la verità e aiuti a guarire e mantenere il ricordo.

Adista pubblica sul fascicolo 15 di Segni Nuovi un articolo-lettera di Giancarla Codrignani indirizzata a diverse testate per illustrare le sue riflessioni alla vigilia del referendum costituzionale. Riflessioni preoccupate poiché l’autrice teme che il referendum si trasformi in uno scontro interno alla sinistra e un suo ulteriore indebolimento. Di fronte al contesto nazionale ed europeo la Codrignani ritiene che uno scontro dentro la sinistra tra il “Sì” e il “No” sarebbe insensato e drammaticamente pericoloso. E spiega le ragioni del suo “Sì” perché a suo avviso la situazione europea lo esige e lo consiglia anche la dialettica politica interna del nostro Paese, che non può e non deve essere silenziata con la forza di una legge, ma piuttosto valorizzata da uno spirito di dialogo, collaborazione e apertura al rinnovamento.

Il numero 102 di Cercasiunfine (il periodico espresso dall’omonima associazione che ha centro in Puglia ed è diretto da Rocco d’Ambrosio) è dedicato a Nicola Calipari che, contraddicendo la famosa tesi di Carl Schmitt secondo cui “il conflitto è l’essenza autentica e ineliminabile della politica, ha speso la vita perché i conflitti fossero annullati e l’amore e la pace garantiti”. Così tutto il fascicolo della rivista è dedicato alla misericordia, specialmente alla “misericordia politica”, nello spirito del Vangelo… e della Costituzione.

Legalità e gratuità per combattere la corruzione: è il messaggio dell’editoriale di Aggiornamenti sociali (n 4/2016). Il gesuita Giacomo Costa, direttore dell’autorevole rivista, ricorda anzitutto il clima di corruzione e i molti scandali che riempiono le pagine dei giornali e uccidono la fiducia e la speranza dei cittadini. Oltre a segnalare che il nuovo Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione rappresenta “un segnale di speranza da valorizzare: in mezzo alle denunce, si opera anche per arginare e contrastare il fenomeno”, padre Costa sottolinea: “Se la corruzione è de-generazione, la risposta richiede l’attivazione di processi di ri-generazione del corpo sociale, promuovendo una concezione della legalità che non si limiti ai sintomi e un’educazione al rispetto delle regole. Così assumono particolare valore tutti quei gesti, anche piccoli, e quelle occasioni in cui si promuovono esperienze personali e sociali di autentica gratuità … La gratuità è un modo per affermare che esistono valori non traducibili in prezzi … In fin dei conti nessuno può comprare quello che un altro ha deciso di non mettere in vendita”.

A. Ber

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